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[Sarpi – Shanghai +49] Il Costantino di Shanghai

*** Un saluto, un abbraccio, mille baci ai fratelli e alle sorelle che venerdì 15 giugno si sono dovuti recare in tribunale per la prima udienza dell'appello del processo milanese “11 marzo”. Devastano le nostre vite, saccheggiano il nostro futuro. Un bacio particolare a Giskarda, Hug e Dani e Vale. Certo che il mio socio ci aggiornerà sulle sue pagine…***

Uh ho un sacco di cose, ma anche poco tempo, andrò con ordine. Infatti il countdown non è veritiero, altro che 49, sono a + 57. Anyway, questo week end ho scoperto “gli eventi” in China, ovvero un'iniziativa pubblicitaria, in un luogo prestabilito, e tutto il suo codazzo di abitudini cinesi. E poi ho scoperto lui, l'uomo di Shanghai dell'anno, il Costantino di Shanghai…:-)

Mi invitano non so come non so perché, per tutto un giro assurdo di bigliettini da visita, numeri di telefono scambiati in questi giorni, a un evento organizzato da un brand di sportswear. Gente gggiovane, che piace ai giovani, a noi giovani. Qui lo sport, capirete bene, è al culmine del suo apice: l'anno prossimo ci sono le Olimpiadi. Dovete fare sport. Non è un invito, quello del Governo, è un ordine. E i volponi del commercio ci si buttano che è un piacere. Appuntamento a Nanjing Road, che vuol dire tutto e niente: una Buenos Aires milanese (parlandone da viva…) di circa 10 chilometri.

The event è proprio nell'area che ogni giorno ne ospita uno: tra Piazza del Popolo e il Bund. In sei ore, mi dicono, passeranno circa due milioni di persone. Stigrancazzi. “Si, però, dico io, ve lo dico, sto un'oretta al massimo che poi ho un impegno”. Sei molto impegnato eh! Eh si. Invento riunioni con una facilità che mi stupisco di me stesso. Specie perché sabato. Ma il contrappasso è letale. Oggi, domenica, ho dovuto lavorare. Tutti, mica da solo.

Arrivo con un discreto anticipo, c'è molta gente. Intorno alla recinzione tantissima gente, dentro un migliaio di ragazzini invasati, con la loro bella maglietta brandizzata: aspettano una decina di tamarri che, a turno, si piazzeranno sul palco e per ben 2 ore consecutivamente, a suon di musica, li metteranno alla prova con ogni genere di esercizio. Sono universitari, accettano di partecipare a queste robe, mi dicono, primo perché non hanno un cazzo da fare, secondo perché si riempiono di gadget, terzo perché c'è XY e mi dicono un nome che non capisco e nemmeno ora ricordo. Senza capire di chi si tratti, vado avanti, che devo farmi largo tra la polizia. “Hey zio sono un ospite, descansate”. Entro nell'arena, saluti, altri biglietti da visita, mi riempiono di robe da bere e mi dicono, Siediti là. “Preferirei stare in piedi”. Siediti là. Ok.

Sono seduto. Sul palco c'è una tipa che conosco e che godeva della mia massima stima fino a pochi secondi prima. Parla spagnolo, mucho gusto e puta madre, ma sul palco è invasata a urlare e presentare tutta la mennosissima sequela di presentazioni. Il capo, la capa, l'amico, l'amica. Poi arriva il turno di quello che ho seduto vicino, un cinquantenne che non ha fatto altro, nel frattempo, che ricevere biglietti da visita a strette di mano calorose e complimenti anche. Dev'essere uno importante, mi dico. Intravedo un mio collega, gli faccio segno di avvicinarsi e gli dico, “Chi minchia è questo?” Il ministro dello Sport di Shanghai, mi risponde. Sticazzi. Provo a spostarmi di posto. Hey quello è il tuo posto, mi dicono gli organizzatori. “Preferire stare in piedi, no problem…” Quello è il tuo posto. “Occheilaaaà”, che ogni tanto mi scappa il malesiano….

Il politicante torna, in trionfo, poi dopo dieci minuti si alza e se ne va. Ma arriva il SUO turno. Arriva il Costantino di Shanghai! Tripudio di folla. I ragazzini si ammassano davanti al palco, stile concerto di rockstar. Lui arriva sul palco: jeans bianchi, camicia grigia, giacchetta di jeans bianca. Capelli ingellati un po' mossi, che sembrano disegnati da Picasso strafatto di valium, perché vanno su, ma sul più bello sembrano cadere. Sale sul palco con andatura convinta, fa la faccia da timido, come a dire, perché siete pazzi di me? Dice due parole, gli danno dei fiori, lui muove la testa, guarda nel vuoto, non è che si atteggia, ma si vede che è tutto studiato. Ma perché, ancora, sembra dire, siete innamorati di me?

E' esattamente quello che mi chiedo. E lo chiedo al mio amico, “chi minchia è sto qua?”

E' l'uomo del momento, lo hanno lanciato, è dappertutto, in tutti gli show, gli eventi eccetera. “Si ma, gli chiedo, che cosa fa?” In che senso? “Cosa fa nella vita?” In che senso? “Come in che senso? Canta, balla, cosa fa?” Ahhh un po' canta, un po' balla, un po' tutto. Soprattutto parla di sè, di com'è la sua vita da idolo annuale. Tra un anno nessuno si ricorderà più di lui.

Il Costantino si avvicina a me! Sono emozionato. Infatti non mi caga e va oltre. E dire che per essere cinese ha il naso come il mio, quindi…Si avvicina di nuovo! Si siede proprio vicino a me. Io mi giro dall'altra parte, perché ci sono duecento ragazzine che si fanno fotografare e anche io ho una dignità. Costantino sorride, firma autografi, fa il reffioso, il simpatico, il tamarro.

Vicino a lui c'è un tipo che è un mix tra Bruce Dickinson e una cameriera del Ju Bin in via Sarpi: è il suo agente. Uno che mi aspetterei di beccare in piazzale Archinto, sinceramente. Poi c'è un altro che è un mix tra la Cuccarini e Baget Bozzo: è il suo agente dell'immagine.

Ok ho visto abbastanza, me ne vado”.

Ma come? Già?  “Si si guarda sinceramente ecco un impegno improrogabile, che dire, comunque sono onorato dell'invito, ho conosciuto anche Costantino (che poi è venuto a stringermi la mano!), vi faccio i complimenti bravo Elio, bravi tutti, bello il budello, belle le sonorità, molto intense, come l'altra volta, mi piace. Sai cosa non m'è piaciuto? Posso dirtelo?” Certo anzi mandami una mail! “Si comunque, ecco, non mi è piaciuto il finale del vitello”.

 

Motociclo o motocarrozzetta,

sgomma inchioda va a manetta,

fa cagare addosso i matusa e il governo.

Lui le stordisce con le fiale puzzolenti,

poi li subissa di cingomma nei capelli

e li finisce sputazzando il riso colla penna Bic.

Mi piace quel ragazzo

Perchééééé?

Sto diventando forse ricchione?

Ma ditemi in sostanza se c'è qualcuno

che affronti il governo e i matusa

con grinta e simpatica verve

come quel matto di Supergiovane

 

Posted in Rén Men.


4 Responses

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  1. beirut says

    tarta: mi fa piacere il tuo msg, che ti ho intravisto…un pò nervoso nei meandri delle nostre mail…….lo striscione direi fantastico!! cmq sto per tornare eh!

    ajorn: si me la sono dimenticata…argh.
    qui ci sono i cessi sociali…pur sempre un luogo di socialità e utilità…:-))
    ma…
    la poesia è nelle strade!!!
    w acqualiberashanghai!!! :-***

    b.

  2. ajorn says

    oh! si vede che non ti piace fotografare, chiunque avrebbe riempito la sua digitale con un evento di tal portata.
    va beh 🙂
    ma li’ che ne so non ci sono centri sociali ahahhahahah
    ciao 🙂

  3. tarta says

    certo che te la spassi! sarà x quello che nn torni.. 🙂
    i china sono ben fuori, anche perchè quando fanno cazzate, essendo miliardi, fanno ancora più impressione..
    baci svariati..

    p.s. nn te lo avevo ancora detto: lo striscione rossoblu sotto casa mia in piazza dante la sera fatidica era: hanno cercato di ucciderci, ci hanno reso immortali
    (al confronto 300 nn era neanche tanto retorico.. ) :DD

  4. audax says

    :D:D:D