Tu
stai in gamba che vado
come dicono di là dal mare
abbi
cura
abbi cura di te.
E finalmente
possiamo dire di salutare l’inverno di Pechino, che dura sei mesi con
temperature sotto lo zero allucinanti e salutare la primavera.
Insomma, quanto meno i 15 gradi di oggi, piacevoli sotto un bel sole,
finché dura. E ci sarebbero da dire un sacco di cose e legare
centinaia di catenelle, trovate e perse, perché rotolate –
inesorabilmente – in tombini pieni di lercia rumenta. O di quelle
inaspettate, che te le trovi legate al collo e neanche sapevi di
averlo, il collo. Quelle che rotolano via in un inesauribile canto di
felicità. Che poi uno si chiede, quando è stato? Le
lettere non scritte, quelle ricevute d’incanto. Trucchi, magie e le
conseute bestemmie, che ci rendono umani. Troppo umani. Abbi cura di
te, abbi cura. Di te. Perché
là fuori, c’è un treno di ferro, con il cuore di calce
e il soffio acido di veleno, una valanga d’amore contro un bicchiere
d’aceto… 🙂
Bando
alle ciance, questa è una cronaca di un allenatore di calcio a
Pechino. Domenica iniziamo il campionato dei pischelli, grande
attese, esordi difficili, ma l’importante è partecipare (…)
Poiché
salutiamo l’inverno, carrellata delle compagnie invernali, più
dvd che libri che qui te li tirano dietro e dato il freddo permettono
un sistema di autoriscaldamento perfetto (quelli che più mi
ricordo ovviamente, per dire 2012 non lo metto così come un
libretto della minimum fax sul calcio datomi da un mio grande amico,
ma pieno di cazzate di bilanisti o aspiranti tali. C. grazie per
tutto il resto, naturalmente 🙂
Capitalism
a love story,
di Michael Moore. Mi è piaciuto assai.
Damned
United:
la storia di Brian Clough, un Mourinho ante litteram, imperdibile
Transsiberian,
un thriller simile a quanto mi è successo questa estate sui
treni georgiani, con in più trafficanti di droga e omicidi
La
doppia ora:
sorrentiniano, mi ha proprio colpito
Blindness,
tratto dal romanzo di Saramago, imperdibile
Sherlock
Holmes,
gotico
Los
segretos de sus ojos,
un bel noir spagnolo
Libri:
Su
tutti: Il
Sangue è randagio di
Ellroy, 820 pagine di goduria totale, eh è il mio autore
preferito in assoluto. Baaaad
brother.
La
pattuglia dell’alba,
di Don Winslow. Non siamo ai livelli de Il potere del cane, ma è
sempre un piacere.
Terrorismo
s.p.a.
Della Napoleoni, più che mai attuale, Confessioni
di un sicario dell’economia
e il suo seguito, La
storia segreta dell’Impero Americano
di John Perkins (entrambi), poi Storia
dell’Iran,
della Bruno Mondadori, ottima introduzione a future mete, Storia
della Corea del Nord,
della Bompiani, altro ottimo suggerimento, La
Repubblica Impopolare Cinese,
di Cavalera, ex corrispondente del Corsera a Pechino: una gradita
sorpresa, varie cosette cinesi interessanti, ma cui voglio dedicare
un post ad hoc.
E
domenica: derby.
Io non ho cugini, ma li saluto ugualmente sperando in una bella torta
pasqualina che ponga fine all’ultimamente fiacco campionato dei
ragazzi.
Sono
i mesi del vento
l’uomo che sogna
l’asino che vola
e il
tempo tutto che va.