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[Sarpi – Shanghai +10] Sto Bene, Stock Male

*** Un saluto, un abbraccio, un po' di kaos alla mia crew di Chainworkers.

Mi manca l'adrenalina pre Mayday quando pare che tutto non funzionerà, e poi sappiamo bene come ci sentiamo quando si arriva al Castello…:-))) ***

Poiché domani è Mayday oggi metto insieme alcune scenette relative a quanto di più importante in questo momento esista al mondo per un cinese: i soldi.

E' un'amara riflessione, che necessita una premessa: al contrario di Rampini o altri, che parlano con il proprio vicino di casa e concludono che questo è il pensiero dell'intera popolazione della China, io tendo a prendere con le molle ogni pensiero che raccolgo. Ne ho sentito un pò, ognuno ovviamente ha la sua idea. In un paese di un miliardo e passa di persone niente può essere generalizzato.

Mi hanno detto che c'è un proverbio, che dice che data una montagna in China, da una parte la pensano in un modo, dall'altra esattamente al contrario. Io sono a Shanghai, che insieme a Beijing e altre grandi città, costituisce una sorta di nazione nella nazione, con le proprie peculiarità. Decisamente differenti da piccoli centri e ancora di più dalle zone rurali, la maggior parte, del paese.

Essendo letteralmente, come dice il suo nome stesso, “in riva al mare”, Shanghai ha sempre avuto un contatto piuttosto forte con l'Occidente. Lo testimoniano le Concessioni: quella francese ancora oggi è uno dei pochi posti della città paradossalmente storici, non rasato al suolo dagli umori del Timoniere. Oggi ancheggia tra tradizione, grandi malls e posti fighetti per noi occidentali che vogliamo l'oliva nel cocktail.

Questo ne ha evidentemente imbastardito la cultura, le usanze, il modo di concepire le cose.

In genere però, se chiedete a un qualunque cinese, o malesiano, o taiwanese, che caratteristica hanno gli shanghaiesi vi risponderanno in un solo modo: “Hanno sempre in testa gli affari”. Tutto questo si inserisce in un contesto in cui i soldi stanno dando alla testa. La sensazione è di essere in una vasca in cui l'acqua bolle, come quella in mezzo alla tavola del ristorante dove ho mangiato ieri, metà piccante, metà no, dove abbiamo intinto ogni genere di cibo…io sono riuscito anche a farci cadere birra, un tovagliolo e uno dei miei chopstick, al che preoccupatissimo pensavo di sentire il coro “Sciagura a te, sciagura a te”. Invece pare possa succedere e pare non abbia alcuna connotazione malaugurante, per fortuna.

L'acqua bolle sempre più forte e non sai da che parte straborderà, ma sai per certo che accadrà.

Un ragazzo

Ho avuto più di una discussione con uno dei ragazzi che lavora con me. Mi ha detto che in previsione delle Olimpiadi, il Governo sta spingendo la gente a comprare e partecipare allo stock market, vera e propria mania in questo momento in China. C'è bisogno di soldi, è una corsa contro il tempo, l'economia deve girare, per costruire il “Bird's Nest” il grande stadio a nido d'uccello, per tirare giù e ricostruire, per comprare case da affittare agli stranieri.

Pare che molti pechinesi se ne andranno durante i giochi olimpici e affitteranno i loro appartamenti al codazzo olimpico. Ma in testa, ora come ora, solo stock market. Mi pare di rivivere i tempi della bolla delle new economy, creatrice di tanti parvenew economist… In televisione, nei loro 9mila circa quotidiani, parlano solo di quello. Perfino il contadino delle campagne, che vive con poco meno di 200 euro al mese, sogna di avere azioni e arricchirsi. Giovani, vecchi, nessuna differenza: tutti sognano di spaccare nel mercato azionario.

Sul clamoroso tumble della borsa di Shanghai di un mese fa, il Governo ha cercato di dire poco o nulla: il mio amico non sapeva che il riverbero del disastro cinese ha avuto effetti, per la prima volta, piuttosto pesanti su tutte le altre borse mondiali.

Lo stock market è venduto come un modo rapido di fare affari, di fare soldi, di arricchirsi. Questo va in controtendenza rispetto ai tempi pazienti della socialità e cultura della China. I soldi vanno fatti in fretta e danno alla testa. I cinesi ricchi, al ristorante, non ordinano riso. E' il cibo dei poveri.

Ly mi ha spiegato che la gente è spinta a comprare azioni che poi difficilmente può rivendere, c'è una legislazione piuttosto complicata. Aumentano i suicidi, specie di anziani. Mi ha ricordato molto l'oscurantismo rispetto ai suicidi presente in “Le vite degli altri”, il film sulla ex DDR di cui ha parlato anche il mio socio. Gente rovinata che va a popolare l'esercito di poveri. Eroina (ci tornerò) e stock market addiction costituiscono il volto nascosto della China social-capitalista.

Ci hanno detto che il socialismo è un sogno, e ci hanno detto che per arrivarci dobbiamo fare soldi, soldi, soldi. E' un mondo di merda, governato dalla comunicazione e dai falsi bisogni. Ma del resto il capitalismo, dopo un momento di boom, avrà una crisi. E in quel momento?

Gli ho risposto che di solito il capitalismo a fronte di una crisi, si rigenera con una bella guerra, tanto per. Ly ha annuito: dopo le Olimpiadi, sarà un disastro. Ci si aspetta una sorta di down, dopo una pippata fragorosa, al ritmo rapido della crescita economica spinta (non dichiarata completamente) e compressa nei tempi, per le Olimpiadi. 

 

Una ragazza

Sabato sono entrato in un bar, avevo camminato parecchio e avevo bisogno di un caffè. Qui i bar sono decisamente diversi dai nostri, come le loro abitudini rispetto alle nostre. Dopo la prima settimana trascorsa qui più di un mese fa, avevo sentito che avrei potuto ambientarmi facilmente. Ma una settimana è troppo poco, specie se vissuta da semi turista. Vivendo con e come loro, ho scoperto ogni giorno centinaia di diversità, da quelle piccole a quelle grandi.

Mi sono seduto in uno dei pochi tavolini disponibili. Poco dopo, stavo leggendo la mia guida per organizzarmi un'escursione fuori Shanghai nei giorni di festa, arriva una ragazza cinese. Avrà avuto vent'anni, non lo so (tenete presente che qui una di 25 anni, non ancora sposata, è considerata una vecchia zitella inutile nell'umanità) faccio fatica a distinguere le fasce d'età dei cinesi.

Mi chiede se può sedersi al mio tavolino, è tutto pieno mi dice. Eccerto, come no…E' piuttosto comune per un occidentale essere avvicinato da ragazze o ragazzi curiosi di farsi due chiacchiere, nei casi migliori, oppure di farsi scorazzare e pagare qualche cena che mai potrebbero pagarsi da sole, nel caso più frequente. E gli occidentali ci sguazzano. Anche su questo ci tornerò, ho parecchie storielle divertenti.

Nel mio caso ero in un bar, le ho detto di si, non volevo sembrare buzzurro. Ma spesso le nostre gentilezze da loro non sono considerate tali. (Ad esempio ho scoperto che regalare un libro è una pessima idea. Già passiamo troppo tempo a studiare da ragazzini, poi lavoriamo, cioè se mi regali un libro, vaffanculo!, mi hanno raccontato. Fortuna che io portato del gran caffè…-)

La tipa si è seduta, era vestita in modo piuttosto elegante. Io ho continuato a leggere la mia guida, ogni tanto, mentre era indaffarata a ordinare, la scrutavo. Quando abbassavo gli occhi, succedeva il contrario.

La percezione di essere osservato e considerato un portafoglio che cammina (o nel mio caso che si beve un caffè sfogliando un libro) non è una delle sensazioni migliori che si possano provare. La ragazza aveva solo voglia di improvare il suo inglese, mi ha detto, e io le ho detto che con me non cascava troppo bene.

Poi ci siamo messi a chiacchierare di Shanghai, lei, mi ha detto, era nata a Shanghai. L'ha presa decisamente alla larga. Tra l'altro si mangiava un po' di parole, sinceramente non ho capito tutto. In più avevo la curiosità di capire dove volesse andare a parare. Mi ha cominciato a raccontare di come sia difficile comprarsi una casa, di come ancora si viva in piccoli appartamenti. Insomma alla fine mi ha detto “perché non compriamo una casa insieme? Io poi, se tu torni in Italia, posso spedirti l'affitto, perché la compriamo e l'affittiamo a qualche ricco straniero”.

Non potevo crederci. “Mi stai chiedendo di comprare una casa insieme? Davvero? Io non so neanche chi sei!”. “Si, mi ha risposto, una partnership, un'affare, mica bisogna conoscersi! E' un buon affare per te, te lo dico, da solo non potresti, io sono cinese, insieme…possiamo!”. “Davvero?”, le ho chiesto.

Oh siiiiiiiiiii! Capisci qui ci sono un sacco di stranieri che non vogliono stare in albergo e noi gli affittiamo la casa e loro pagano. Semplice”. “Certo le ho detto, ma immagino che il prossimo anno sarà difficile, i prezzi saranno alti con le Olimpiadi”.

Certo, dobbiamo comprarla prima della fine dell'anno” e si è messa a scrivere numeri sul tovagliolo. Ero decisamente imbarazzato.

Le ho detto che al massimo, al momento, potevo pagarle il caffè, che forse doveva trovare uno straniero messo meglio di me (la casa di cui parlava costava cmq 100mila euro, eccheccazzo!!). Lei ha sorriso e mi ha detto “Ok Ok, grazie, ma pensaci, è un affare! Soldi, capisci, soldi? Mi piace essere diretta”. “Sticazzi”, le ho detto.

Whaaaaaaaaaat?”. Niente, niente. Fammi fare un giro al Bund.

 


Noi qui, figli del boom, 
L' umanità che si misura in oro
les jeux sont faits,
L' unica scelta e` il mimetismo o il volo
Ti sei venduto l'anima al mercatooooo?
Già qualche santo in terra c'è cascato
Ora ti senti più nervoso, con la faccia da goloso
Per combinazione la salvezza tua la paghi in soldiiii
Soldi soldi soldi soldi, money money, dinero!

 

 

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7 Responses

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  1. ajorn says

    la tipa??? una grande!!!

  2. b says

    va va, sai che non ho capito?
    spiega spiega…

  3. cla says

    stockazzzzzz’
    altrochè coperta, le donne di shangai passano direttamente al business immobiliare 🙂
    ieri buon genoa e sabato pessimo toro, mi sa che gli incroci non coincidono neppure il prossimo anno…

  4. va va says

    E’ un’amara riflessione, che necessita una premessa: al contrario di Rampini o altri, che parlano con il proprio vicino di casa e concludono che questo è il pensiero dell’intera popolazione della China, io tendo a prendere con le molle ogni pensiero che raccolgo. Ne ho sentito un pò, ognuno ovviamente ha la sua idea. In un paese di un miliardo e passa di persone niente può essere generalizzato.

    ————————–

    bravino a scrivere e paraculo.
    lo sai pure tu che non va cosi, il pensiero generalizzato e’ quello dominante.
    va va..

  5. 'nzemen says

    parlaci dell’eroina a shangai, dai..

  6. Kortatub says

    W marxg w lenin w mao tse tung evviva il compagno enomix terrore de fasciscti e dei neo capitalisti…
    ti bacio tanto sai
    molta mancanza
    molto onore!!!!
    con affetto tuo 88 O/
    gh