Ora, io non è che voglia tornare sempre sul cesuo, ma se Eleuthera ha pubblicato un libro sulle panchine magari ho qualche possibilità in futuro di sviluppare una ricerca antropologica sul cesuo. Cesuo e privacy: la Cina privata. Magari spacca…:-)
Poiché sto sempre in ufficio in questi giorni non ho tempo di raccontare tutta una serie di simpatici aneddoti, quindi ritorno su un argomento caldo, semplice e rapido. Spero nel week end per recuperare i giorni, che altro che +33, sono già a + 35. C'è gente che partendo da -8 anziché dalla B – come sarebbe stato giusto – ha vinto una Champions… con un gol di spalla.
Anyway. Qualche giorno fa ero con la mia Hypno Lǎo Shī e stavo ripetendo a capocchia un tot di parole, verbi, frasi. A un certo punto mi dice che deve andare in bagno. Le concedo il mio occidentale permesso…:-) e aspetto circa dieci minuti il suo ritorno.
“Pensavo fossi caduta”, le dico quando torna. Ah ah, mi fa lei, no scusa è che ho problemi di stomaco oggi e avevo una grossa…”Hey Hey, ok ok non voglio i particolari!”, Perché? Guarda mi fanno male anche le gam… “Hey, ok ok, preferirei non sapere!”, Ohhhhhhhhhh. Rapidamente cambio discorso, lei è decisamente stupita.
L'altra sera ero con Ly e gli ho chiesto di spiegarmi un attimo come mai i cessi sono aperti, la gente usualmente non chiude le porte, e come mai la mia amica tende spesso a raccontarmi i particolari delle sue avventure al cesuo.
La prima cosa che mi ha detto è che i cinesi non sanno cosa sia la privacy e mi ha fatto un esempio molto chiaro: qui il Governo non ha mai avuto bisogno di aprire di nascosto le lettere, sono già aperte di loro. Da piccolo quando vai a scuola i cessi non hanno porte, sei educato a non avere privacy, sei abituato a condividere ogni cosa, sei portato a non curarti di certi particolari: se sei un buon cinese, non hai niente da nascondere, nemmeno al cesuo!
Mi ha inoltre detto che anche nelle case private è così: o usi il lucchetto altrimenti chiunque ti spalanca la porta o di solito trovi qualcuno bello e piazzato con la porta aperta. E' la nostra cultura. Io comunque la chiudo la porta…
Poi gli ho fatto la domanda decisiva: “anche qui le ragazze vanno in bagno a coppie?”. Eh? E perché mai…Vabbè spiegare uno stolto luogo comune in inglese, alle 23, rimpinzato di spiedini e con una panorama di sei o sette birre sul tavolo è stata un'impresa ardua e ovviamente, inconcludente.
Un pò come per la domanda seguente di Ly, mi racconti un pò qualcosa sulle dimostrazioni in Europa? Qui di solito la gente tende a tentare di spaccare le vetrine e le auto dei giapponesi. Sai com è…siamo tutti comunisti qui…ahahahaa.
Arriverà un post ad hoc, chissà.
Questo mostro ha cento occhi
cento occhi come spie
ma quei bastardi ridono
mi hanno tolto mani, bocca e occhi
tua sorella, ovvero uacone, non fare il furbo…se mai avremo culo sara’ solo perché per una fottuta promozione ne abbiamo dovuto sudare ben tre!!!
PRIMI A NASCERE
UNICI A PAGARE
gol di spalla e di culo come il vostro di culo che è sfondato anzicheno. Mai coppa fu piu’ meritata e mai penalizzazione meno.
allora, mi sono documentato, proprio non ho un cazzo da fare oggi :). il libro e’ quasi sicuramente ‘Asia Maggiore’
Viaggio nella Cina e altri scritti (a cura di Donatello Santarone)ed. il manifesto.
ne parlava a radiopop la masi (non giorgiana) ma l’altra quella che viene spacciata come la maxima sinologa della sinistra.
il libro, e’ del 56, c’e’ pero’ anche una premessa nuova, o qualcosa in piu’ facevo cose, menter la tizia parlava. io francamente non lo leggerei 🙂 gia’ mi basta averci fatto una tesina su mao, ma va beh. pero’ a te credo possa interessare. secondo la masi, oltre che essere un lavoro interessante, racconta un’altra cina, quella straordinaria post rivoluzione. boh! insomma, tanto tu leggi di tutto :))
ciao!
Grazie, Ajorn…ma di che anno è?
Anyway, Audax, me lo prendi e lo passi alla valuzzzzza?
:)) ei sarai allo stadio. ora chiamo i little ones….:-P* (L)
b.
ti segnalo che e’ stato ripubblicato un libro di franco fortini, sulla repubblica popolare cinese. pare che sia uno squisito racconto sociologico.
con un gol di spalla e uno di culo, tra l’altro, al cesuo lui e tutto l’entourage, e poi compagni tirate lo sciacquone