Salto
temporale, + 65, come i miei giorni cinesi ad oggi. Non avrei mai
potuto colmare la distanza, non è che sono un post-producer
full time. E nei prossimi giorni mi sa che sarà a secco che
sarò sempre incasinato…lǎo bǎn are coming…Cominciano a
scorrere i titoli di coda, ultima settimana in Zhong Guo, in attesa
della colonna sonora, qualche riferimento bibliografico di quanto ho
divorato in questi due mesi. Tralascio saggi e libri di storia, che
tanto vale cercare su Internet, sui romanzi invece mi sento di poter
dire qualcosa. La stanchezza mi sta rendendo decisamente pigro, ho
superato i miei due giorni peggiori stando a effemeridi, transiti,
trigoni e quadrati disegnati sul mio oscuro tema natale. Purtroppo mi
rimane indigesto, questa settimana, la predizione della mia personale
scimmia che indovina preferita, ovvero il buon Rob
Brezsny, dalle colonne di Internazionale. Che minchia mi volevi dire
questa settimana? Non ho capito, Rob.
Libri.
Poi film, un po' come il mio socio che si è pappato tutto
Cannes a Milano. Io qui mi sono limitato a dvd pirati, sul computer,
ma ho trovato Time, di Kim Ki Duk, quello di Ferro 3.
Prossimamente…:-)
Cronache
di un venditore di Sangue, ad esempio, mi ha offerto sensazioni
impagabili e angoli di visuali particolari circa la socialità
cinese, pur non essendo ambientato in una grande città. Un mix
tra I soliti ignoti, neorealismo
e un film di Totò, conditi da una sensitiva voglia di
piccole e semplice irriverenti e comiche cose. In più Yu Hua
ha la capacità di offrire spaccati storici complessi in alcune
brevi e semplici e intense parabole.
Questo
è Il Grande Balzo in Avanti: Ora siamo nel 1958, l'anno
della Comune Popolare, del Grande Balzo in Avanti, del movimento
della produzione dell'acciaio e che altro ancora? Al villaggio di mio
nonno e del mio quarto zio le terre sono state requisite, d'ora in
avanti nessuno avrà più la proprietà delle terre
che apparterrà tutta allo Stato. […] Lo Stato insomma è
come il proprietario terriero di una volta, ma ovviamente non è
il proprietario terriero di una volta, ma bisogna chiamarlo Comune
Popolare. Anche nel nostro setifico abbiamo cominciato a fondere
l'acciaio. Mi chiamano tutti Xu, il Fondiacciaio. Sai perché
abbiamo bisogno di tutto questo acciaio? L'uomo è il ferro e
il cibo è l'acciaio. L'acciaio è il grano del paese, il
suo riso, il suo frumento e anche il suo pesce e la sua carne. Per
questo fondere l'acciaio è come piantare il riso…
O
ancora, la Rivoluzione Culturale: Oggi ho finalmente iniziato un
po' a capire cosa sia la Rivoluzione Culturale. In sostanza, di
tratta di un periodo di vendette private. Se qualcuno ti ha offeso in
passato, scrivi un dazibao su di lui e lo affiggi per strada. Puoi
accusarlo di essere un proprietario terriero sfuggito alla rete, o un
controrivoluzionario, tutto è possibile. Oggi non ci sono più
i tribunali, non esiste più la polizia, l'unica cosa che
abbonda sono le accuse. […] In questi giorni ci ho riflettuto a
lungo: perché non trovare anche io un nemico, scrivere un
dazibao e vendicarmi dei vecchi torti? Mi sono sforzato di cercare
qualcuno di cui vendicarmi ma non l'ho trovato.
Di
Mo Yan non si potrà mai dire abbastanza. Una parola su di lui
e i suoi libri, rischia solo di alleggerire il peso della sua
maestosa e scorrevole narrazione, mixata a spaccati di vita cinese
sotto l'attacco giapponese. Risultato: odio per i giapponesi, voglia
di sorgo e di camminare per paesi lontani. Una sorta di Marquez
cinese. In aggiunta io adoro le saghe familiari, nelle quali la
storia, quella grande, scorre e si mescola con il sangue di tante
piccole storie minori. Mi piace questa prospettiva. Dal lato
occidentale delle cose mi incanto, mi disincanto.
Apprezzabile
China Pop, non tutto, inarrivabile Acheng, inutile Shanghai
Baby, ma comunque da leggere, perché un po' rilassa.
Sorpresa per un libro dal titolo idiota, Piccolo dizionario cinese
inglese per innamorati: l'ho gustato nella sua leggera e
scanzonata prosa, oltre ad essermi rivisto nella sintassi inglese che
cresce, prende coscienza e poi si cristallizza per pigrizia.
Inutile
nell'universo Le Mille Luci di Shanghai, che alle Mille
Luci di New York, ahimè, non potrà mai
assomigliare. E chi non ama McInerney non è un mio amico…:-)
Le Mille luci di Shanghai è scritto da uno yankee e a me è
parsa una scopiazzatura spazzatura del mitico Qui Xiaolong, di cui ho
già parlato e di cui non voglio ripetermi. Io lo adoro e sono
convinto possa piacere anche a chi non ama le detective stories…
Era
meglio morire da piccoli: ecco la lista, più o meno. Alcuni li
ho lasciati in Italia e non li ricordo, vuol dire che non erano
importanti…:
Il
sogno della camera Rossa, Einaudi
Mo
Yan, Sorgo Rosso, Einaudi
Mo
Yan, Grande seno, fianchi larghi, Einaudi
Yu
Hua, Torture, Einaudi
Yu
Hua, Cronache di un venditore di sangue, Einaudi
Acheng
(tutto, ma soprattutto Il Re degli scacchi), Bompiani
Zhou
Weihui, Shanghai Baby, Bompiani
Ye
Sang. China Candid, Einaudi
AA.VV.,
China Pop, ISBN
Guo
Xiaolu Piccolo dizionario cinese inglese, Rizzoli
Xi
Yang, Hetun, Pisani
Yu
Gui, Gong Romanzo erotico di epoca Ming, Pisani
Oakes,
Le mille luci di Shanghai, Bompiani
Qiu
Xialong Quando il rosso e' nero, Marsilio
Qiu
Xialong Visto per Shanghai, Marsilio
Su
Tong, I due volti del mondo, Neri Pozza (racconti)
Wang
Meng, Volete mettere la zuppa agropiccante?, Marsilio
(racconti, ma il primo sui dentisti da spaccarsi dalle risate…)
…Fra
quella gente cosi' diversa
in quelle notti che non girano mai
piano
io qui ho un pallone da toccare col piede
nel vento che
tocca il mare
e' tutta musica leggera
ma come vedi la dobbiamo
cantare
e' tutta musica leggera
ma la dobbiamo
imparare…
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