Domani
udienza di appello per i fatti dell'11 marzo, mentre a Genova partono
le mobilitazioni contro la richiesta di pena (224 anni e mezzo) per i
25 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio.
A
margine, nei salotti buoni di Roma, si ritorna a parlare di
Commissione di Inchiesta sul G8 e comincia a farsi vivo lo spettro
che alcuni avevano già intravisto: che la Commissione anziché
chiarire i mandanti politici di quelle giornate, vada a indagare
ancora una volta i manifestanti.
Un
piccolo esempio di politica italiana: Udc dice: “commissione su chi
ha armato i black bloc” (armato?), un certo Li Gotti, Italia dei
Valori, dice “non è giusto fare commissione sulle forze
dell'ordine”.
Come
mai? Li Gotti, guarda il caso, è anche difensore di Francesco
Gratteri, uno dei principali imputati del processo Diaz, ex capo
dello Sco, ex questore di Bari (dopo essersi ritrovato imputato), con
buoni rapporti con El Pasionario Niki Vendola. Oggi Gratteri è capo del Dac (Dipartimento Anti Crimine).
Sempre Gratteri, tanto per dire, quando Manganelli venne nominato capo della
Polizia era in aria di posto da vice. Pare sia certo il suo ennesimo salto gerarchico e di carriera, quando toccherà
a Nicola Cavaliere salire sul gradino più alto della gerarchia
ps.
di gotti ce n’e’ uno solo… e si chiama ivan. 🙂
Li Gotti?
:-))
b
mandiamolo al comitato verità e giustizia