Dopo
sei anni circa, Repubblica e L’Unità hanno scoperto Bolzaneto.
Le torture, le violenze, tutto. Hanno anche intervistato l’infermiere
che anni fa ha pubblicato un libro. Pluri intervistato nel corso del
tempo. Due, invece, gli anni di processo in corso. Tre, tra memorie e
requisitoria, gli atti fondamentali dell’accusa. Centinaia di testi
giunti in aula a testimoniare le violenze. Centinaia le occasioni di
stigmatizzare quanto accaduto a Bolzaneto.
Eppure,
per due anni, limitandoci agli ultimi due, Repubblica confinava la
cronaca del processo nelle pagine locali genovesi, l’Unità era
troppo persa tra Prodi e neo Pd per dedicarcisi. Ora, improvvisamente
la scoperta: c’è stata Bolzaneto. Proprio nel momento in cui
il ragionamento sui processi avanza, perché 76 anni di
richiesta di pena è una pagliacciata, si discute di tortura e
si mette in prima pagina la sofferenza di centinaia di persone. E si
torna indietro.
Per
scopo elettorale, ma non solo.
La
prima traiettoria è sicuramente quella: Repubblica gioca,
l’Unità la mette dentro. Oggi titolone in prima pagina: accuse
alle destre. Fini nella sala controllo della questura. Ma và?
La
seconda traiettoria, ben più grave, secondo me è
un’altra. Perché i politici, saranno senza dubbio persone
completamente fuori dalla realtà, ma non si può dire
non abbiano lungimiranza. E allora, poiché dopo Bolzaneto
arriverà alla fine anche il processo Diaz, poiché la
teoria del PD è quella della polizia cattiva e di quella
buona, poiché nel PD ci sono comunque candidati Serra e un po’
di codazzo, poiché Serra fa parte della Polizia anti De
Gennaro, bisogna pur fare qualcosa. Ovvero non si può dare
addosso alla polizia in generale, ma bisogna sottolinearne una parte
malata, possibilmente non quella del proprio nemico, ma anche, interlocutore. Dire a De Gennaro: non ci piaci, ma anche un po’ si.
Bolzaneto
è perfetta: 45 imputati che contano zero, frilli, due di briscola. Tanti banali
torturatori. E allora diamo addosso a Bolzaneto e teniamoci ben ben
pronti a dire che Bolzaneto è ok, la Diaz no. Perché
no? Perché il pm è un esagitato, un matto, che ha
tentato di mettere nel sacco TUTTA la polizia. Invece, ci diranno,
doveva limitarsi a portare a processo il VII nucleo, i Canterini
Boys, i cattivi di turno, tanto Canterini è un vecchio
rintronato ormai, e lasciare perdere Gratteri, Calderozzi e
compagnia. Quelli SONO la Polizia, adesso. E Serra e i suoi amici,
volere o volare, devono farci i conti. Perché De Gennaro ha
fatto centinaia di nomine, ha colonizzato la Polizia ed è
ancora lì, in regia, al comando, nonostante la Diaz, nonostante le intercettazioni,
nonostante tutto. E allora Bolzaneto è la merce di scambio.
Castelli
lo ha già annunciato, e c’è da credere che sia lo
stesso pensiero di Uolter: “La storia italiana è piena di pm
che sostengono tesi rivelatesi fasulle”. Nella Procura di Genova, tranne per quattro o cinque magistrati, partiranno i festeggiamenti.
parole sante, incisive cone un’azione di Mutu..tanto per capirci.
visto che c’ero ti ho sistemato i commenti e i trackback… uff.
certo se abilitassi i trackback potrei evitare di commentare per dirti che ho postato un update del tuo articolo sul mio blog socio! 🙂
http://nero.noblogs.org/…nza-sporca-e-il-cinismo