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[Shanghai] Pressione e suicidi

E’ di oggi la notizia di due giovani
fidanzati, suicidi
a Shanghai. Il fatto è di alcuni giorni fa, ma ne abbiamo notizia solo oggi. Si sono buttati giù dal sesto piano di un
edificio che ospita un centro commerciale e uffici di rappresentanza di
brand importanti.
Quello dei suicidi è un fenomeno censurato e oscuro in Cina,
per il quale non si usa il mezzo termine: o si oscura, oppure, sul web passano
foto tragiche, con la consueta avvertenza: se siete schizzinosi o
avete appena mangiato
, (con un humor vagamente macabro), non cliccate, viene scritto.

La causa del suicidio pare sia la questione legata alla casa: non poterla comprare,
averla, possederla. Qui in Cina, per la maggioranza delle persone,
sei quello che hai, purtroppo. Il link è qui: attenzione
perché le immagini sono veramente macabre. Interessante, invece, il dibattito
sviluppatosi nei commenti, sulla correttezza o meno di mostrare certe foto. Sui media ufficiali, naturalmente, niente
di niente.

Tutto questo ha a che vedere con la parola pressione. E’ sempre molto difficile spiegare, ad ogni ritorno in Italia, cosa i
cinesi intendano con la parola pressione. Tendiamo spesso a confonderlo
con lo stress tipico delle nostre metropoli schizoidi, in cui il
ricatto del lavoro, il più delle volte, comporta il nostro
significato di pressione. In Cina in realtà il significato della parola pressione è molto diverso e il discorso permette di
puntare l’attenzione su quello che viene definito controllo
sociale distribuito
, tipico della moderna società cinese e
frutto di mix strambi tra novello avanzamento tecnologico e brodo
culturale e tradizionale cinese. Anche
quando parliamo di controllo sociale, spesso siamo portati a parlare
di telecamere, guardie, guardie private, addetti alla sicurezza e
tutto l’armamentario moderno per scrutarci, osservare, tessere
statistiche, modelli di comportamento, di vendita, prevenire o
dedurre. Qui non si tratta solo di questo: il controllo sociale è
triplice e con triplici scopi e finalità, o forse meglio,
caratteristiche.

C’è
il controllo tipico dell’Occidente, quello che potremmo definire tecnologico, con annessi e connessi ormai, purtroppo, classici e ultraconosciuti.

Poi
c’è quello distribuito, alla cinese: cittadini che
controllano cittadini attraverso ruoli stabiliti dal Governo
(controllori del traffico, delle vie, dei quartieri, dei palazzi,
della scala). Queste due tipologie mi fanno pensare alla Cina come un
posto che ci ha raggiunto, in termini di controllo sociale
occidentale, e che raggiungeremo, in termini di controllo sociale
“distribuito”.

Infine
c’è la tipologia più specificamente cinese: cittadini
che controllano cittadini attraverso ruoli stabiliti dalle
consuetudini o abitudini sociali e storico- culturali. Si dice che i cinesi siano curiosi, che non abbiano il concetto di privacy. E’ vero. Alcuni degli sfoghi di questa caratteristica sono anche divertenti (come le avventure nei cesui). Altri, hanno epiloghi tragici. E’
questo mix a creare le pressioni di cui parlano spesso i cinesi. Un
esempio è proprio la questione legata alla casa. Le giovani coppie vivono il loro momento più
tormentato quando, in occasione del matrimonio (che qui è scontato), devono trovare, anzi comprare, la
casa. Perché affittarla non si può: il controllo
sociale storico cinese impone che la casa sia comprata. Un affitto
sarebbe considerato un evento di cui vergognarsi (perdere la faccia).
Allora molte coppie finiscono per vivere con i genitori. Oppure
finiscono per tentare la fortuna, in modo lecito (ad esempio tentando l’avventura con lo stock market) o
illecito. Oppure i genitori del maschio, pagano la prima parte della
casa (il downpayment, l’anticipo in contanti), quelli della donna l’arredo iniziale. Spesso questo provoca scossoni emotivi e future diatribe sulla
restituzione dei soldi. Perché qui i soldi, ora, sono la cosa più
importante.

Su
questo fenomeno monetario che nelle grandi città è portato da elementi mercantili decisamente occidentali (vedi il caro case), si inseriscono le tradizioni e le
consuetudini sociali così presenti e fondamentali nel brodo culturale cinese.
Il mix è terribile. Sui suicidi è ingteressante anche la storia che trovate a questo link, ovvero la vicenda dell’ultimo suicidio avvenutaoin una nota azienda cinese, in cui gli ingegneri si ammazzano con straordinara regolarità. L’azienda hig tech è nota per "lo spirito del materasso", poiché appena assunti i dipendenti si vedono piazzare il materasso e i cuscini sotto la scrivania.
  Anche
in questo caso, qualche verità emerge solo dall’universo dei
blog e delle bbs cinesi.

 

Posted in Pizi Wenxue.