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[Rubrica!] Cazzate Olimpiche 2

Quando
ho iniziato a imbarcarmi in questa cosa del giornalismo una volta mi
hanno detto: guarda va bene, però ecco anzi no. Sei troppo
interno a certe cose. Come dire: non scriverai mica dei cazzi tuoi? (tradotto: non penserai mica di fare il cazzo che vuoi?) E
allora con il tempo ho imparato a mascherare come vedo le cose, scrivendo di come sembrerebbero essere. Però, alcuni invece mi paiono proprio sfacciati. Sarà il potere.
Ad esempio in epoca olimpica a me pare che i giornalisti, anziché
descrivere la Cina, o provare a raccontarla, descrivano se stessi in
Cina. Ovvero: gli stracazzi loro. Per
dire. Rampini fece un pezzo sui visti lamentandosi che sua moglie
doveva sbattersi come una matta per venirlo a trovare. E poi tutti,
dico tutti, a raccontare come gli hanno consegnato il bagaglio, come
è l’albergo eccetera. Ma veniamo ad oggi.

L’incipit
è per Gaia Qualcosa (Corriere della Sera!!!). Si che i cessi in effetti ispirano però
belin Pechino è gigante, possibile parlare solo di alberghi
(fighetti), Media Center (e vabbè) e cessi? Si. Il
bagno più vicino all’ufficio del Corriere dentro l’immensa
sala stampa olimpica è quello oltre l’agenzia di Stato cinese
Xinhua, prima strada a destra dopo Usa Today. Il particolare è
meno ininfluente di quanto non sembri, perché l’edificio è
grande, la strada lunga e l’urgenza, a volte, costringe a sprint che
nemmeno il giamaicano Usain Bolt nella finale dei 100…
Ecco
perché l’hanno mandata all’Olimpiade. Vabbè Gaia prosegue nella storia. Che la cinesina che pulisce è veramente simpatica, si sorridono. Gaia è
molto gentile con la cinesina che le pulisce il lavabo. A parte che
sembra di leggere i racconti dei fascisti che andavano in Eritrea e
parlavano di negretti e scimmiette (Gaia sicuramente dirà di
non essere razzista…sono loro che sono gialli), conclude il suo
articolo così:
I cinici colleghi sostengono che in
realtà si tratti di una soldatessa dell’esercito cinese sotto
mentite spoglie, pagata per tenermi d’occhio (insieme al plotone di
giornalisti calati su Pechino per i Giochi) anche in bagno. Ho scelto
di non crederci. Stamane le ho sorriso più calorosamente del
solito. Domani, forse, prima della pipì l’abbraccio.
Ora
va bene che i cinesi con le Olimpiadi sono paranoici. Ma perché dovrebbero
seguire una che scrive ste minchiate?

Ma
veniamo al momento tanto atteso: Severgnini. Dico la verità:
dopo il primo capoverso non ho retto e non ho continuato. Ve lo
riporto qui.
Ieri
sera al ristorante “L’isola”, quartiere di Sanlitun. I
proprietari sono sardi di Jerzu. Per prepararsi a tre settimane di
Giochi in mensa, ottimi i ravioli dell’Ogliastra, con patate e
menta. Si chiamano “culugiornes”: ci porteranno fortuna?

Infine
attenzione. Leonardo Coen di Repubblica (che il nome se penso a
Cohen, e ai Cohen mi incazzo. Ma come ti permetti ad avere quel nome lì!?!?) anche lui è a Pechino. Infatti:
Quando il mio aereo ha iniziato la lunga discesa
verso l’aeroporto di Pechino, inutilmente ho tentato di vedere la
città. Come a Linate, ai bei tempi della nebbia in Val Padana.
Non si può avere tutto dalla vita.
Il
mio aereo, il mio albergo, il mio cesso. Le vostre cazzate.

Sottorubrica:
Citazione
della giornata e secondo premio in palio (binocoli olimpici, piccoli
e maneggevoli…)

Terra
di meraviglie,

terra
di grazie e mali, di mitici animali da bestiari

s’
arriva dai santuari,

fin
sopra all’ alta plancia,

il
fumo della gangia e dell’incenso.

*

Soluzione
della prima citazione. Paolo Conte. La Casa Cinese.

Posted in Pizi Wenxue.


13 Responses

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  1. ajorn says

    visto che non mi hai risposto 🙂
    su i’ ching stavo per farne uno on line, si sceglie una carta e via, piu’ semplice poi non so se piu’ attendibile, a sto punto ho deciso che forse erano meglio i tarocchi-zen di osho 🙂

    guarda un po’ cos’e’ uscito ti ricorda qualcosa?? :))

    42. Totalità

    In ogni momento esiste la possibilità di essere totali. Qualsiasi cosa tu stia facendo, fatti assorbire così totalmente che la mente non pensa a nulla, è semplicemente lì, una pura presenza. E la totalità diventerà sempre più grande; il gusto della totalità ti renderà sempre più capace di essere totale. Inoltre, cerca di notare quando non sei totale. Quelli sono i momenti che, pian piano, dovrai lasciar perdere – quando non sei totale. Ogni volta che sei nella testa – pensi, rimugini, fai calcoli, prepari astuzie, furbizie – non sei totale. Pian piano scivola fuori da quei momenti; si tratta solo di una vecchia abitudine. Le abitudini sono dure a morire. Ma muoiono di certo – se hai costanza, muoiono.

    Osho Take it Easy, Volume 1 Chapter 12

    Commento:
    Queste tre donne si muovono alte nell’aere, giocando in libertà, eppure all’erta e interdipendenti. In un esercizio al trapezio, nessuno può permettersi di essere un po’ assente, neppure per una frazione di secondo. Ed è questa qualità di totale attenzione al momento presente che la carta raffigura.

    Potremmo avere la sensazione che ci sono troppe cose da fare in una volta sola, e impantanarci nel tentativo di fare qualcosa qui e qualcosa là, anziché risolvere un compito alla volta. Oppure, forse pensiamo che il nostro compito sia noioso, perché abbiamo dimenticato che non è ciò che si fa, ma come lo si fa, ciò che conta.

    Sviluppare l’abilità di essere totale nel rispondere a qualsiasi cosa si presenti, così come si presenta, è uno dei doni più grandi che si possa fare a se stessi. Fai un passo alla volta nella vita, dai a ogni passo la tua completa attenzione e tutta la tua energia: questo può portare una meravigliosa vitalità nuova e creatività in tutto ciò che fai.

  2. ale says

    vabe ragazze, mi dovete dire perche un giornalista di 60 anni strapieno di soldi dovrebbe sbattersi per uscire dall’hotel e dal ristorante. mica li hanno mai fatti loro i veri reportage interessanti. mi spiace solo simone che scrivi per quei coglioni del manifesto, perche il tuo occhio vale mille rampini e mille severgnini. dacci dentro lo stesso!

  3. ajorn says

    o/

  4. b. says

    AJORN!
    HAI VINTO!
    :-*
    b.

  5. ajorn says

    asia – guccini

  6. b. says

    per vincere il premio bisogna dire autore. canzone.

    ombra!! Non è l’Atomica Cinese…

    se non arriva la soluzione i binocoli andranno nel jackpot totale globale della citazione finale (insieme ai cerotti olimpici, non assegnati…)

    baci!
    b.

  7. ajorn says

    fico! me ne rendo conto ora ma per commentare in questo blog non c’e’ bisogno di mettere un titolo. cosa che ho sempre visto un po’ come un nonsense cioe’ sto commentando che cazzo di titolo vuoi che metta??!!

    ma andiamo oltre delle olimpiadi m’importa na sega. l’ultima volta che mi sono appassionato per l’operazione con i 5 cerchiolini è stata quando c’erano la simeoni e mennea pensa un po’ te 🙂

    ah! mi stavo chiedono, visto che non ne parli, ma i tuoi amici cinesi, dalla cultura cosi’ vasta e dalla storia cosi’ antica si dilettano a consultare il grande libro dei mutamenti?
    e se si con le monetine o con gli steli??

    ah notizia felice da mi_l’ano hanno da poco cancellato il grande murales dedicato a carlo giuliani, si quello…di fianco all’ex bulk

  8. unknow says

    Bellissima rubrica 92 minuti di applausi!

  9. Teoz says

    Ciao Simone, hai perfettamente ragione. Si tratta di giornalismo onanistico. Comunque ti segnalo anche un’altra rubrica sulla Gazzetta dello Sport. Quella di Candido Cannavo’. Il titolo ? “Il vaso cinese” …

  10. ombra says

    Soluzione senza google:
    Nomadi e/ Guccini – L’atomica cinese.

    facile 😉

  11. concorrente says

    Al secondo concorso/premio i sono arrivato senza googelare… mica potevo cadere su una canzone di guccini! Ho vinto qualche cosa? 🙂

  12. cla says

    anche in rete non si scherza,
    ecco come apre il sito
    http://www.goal.com/it/Default.aspx

    BLAVI AZZULLINI!