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[Sentenza Diaz] Primo frame

E
non dovremo vedere niente che non abbiamo veduto già

Dopo
lo stacchetto degregoriano (tra l’altro una precisazione: le parole
sono tanto belle quanto sono forti quelle che non ci sono. Per
intenderci, c’è un prima al resto della canzone, al se
vuoi cercarmi blabla. C’è un prima, cazzo.) A
parte questo mi stavo rileggendo la memoria della
procura del processo Diaz e sono incorso in stralci di interrogatori
illuminanti
. Come supporto legale non abbiamo avuto il
tempo di parlare di tutto e perderci nei mille rivoli processuali. Quello
che segue è il primo che mi ha colpito: è l’interrogatorio come persona informata sui fatti,
poi diventerà indagato, di Spartaco Mortola, ex capo
della digos genovese, poi divenuto questore ad Alessandria e ora
vicequestore vicario a Torino. Siamo a inizio inchiesta: non sono ancora uscite fuori le molotov, niente. I magistrati stanno indagando, non hanno ancora chiara la situazione. Intuiscono però una cosa: all’interno della Polizia la Diaz viene percepita subito, quando si decise l’operazione, come una torta da fare propria. C’erano i celerini, i mobilieri e la digos. Funzionari, portaborse, utili idioti, machi, furbetti: carriere in arrivo, carriere da chiudere, carriere da consolidare.

Questo è uno dei primi spaccati delle mille lotte che hanno portato all’operazione Diaz e che si scopriranno nel corso del processo.
Mortola cerca subito di scaricare il barile: fosse per me,
dice, non l’avrei mai fatta quell’operazione…
Piena commedia italiana il finale, quando si parla di atto remissivo del questore, ovvero Colucci. Non è difficile immaginarsi la scena…[P.M.= magistrato. R.=Mortola)

Ecco lo stralcio: Premesso
infatti di aver esternato addirittura al Questore la sua perplessità
sulla opportunità dell’operazione, così proseguiva:
“…no, no, no, il discorso è un altro, il
discorso è un altro, che siccome sapevo che lì, o
quantomeno nella scuola davanti, ci stava Agnoletto ci stava il Genoa
Social Forum, reputavo proprio inopportuno questo mio ragionamento
che ho fatto, ma questo è il ragionamento che ho fatto nella
mia testa praticamente: andare a fare questa perquisizione. Ci
fossero state dentro anche cento molotov, a quel punto le andavamo a
prendere il giorno dopo, ha capito? Quando avevano lasciato libere le
scuole…

P.M.:sotto
il profilo, diciamo, del rischio del personale impiegato?

R:Certo

P.M.:Lo
dica

R:Sì,
è chiaro, è chiaro, è chiaro. Sotto il profilo
dell’opportunità per la persona, per le persone presenti che
potevano essere state sì inquinate dalle presenze praticamente
di elementi magari estranei, violenti ecc. ecc., però siccome
c’era anche una componente del Genoa Social Forum, tra virgolette,
pacifica, avevo intuito che era estremamente… poteva essere
pericoloso, ecco

P.M.:
Mi faccia capire, per chi? Pericoloso per chi, per voi o per
loro? Per loro?

R:Ma
per tutti! Si andava a creare una situazione che era non tanto per la
quale, ecco.

P.M.:Cioè…
no, mi scusi, sia più preciso, abbia pazienza

R:Ma
sia per noi che per loro, è chiaro!

P.M.:
Ecco, ci può allora specificare

R:Ma
sotto il profilo dell’opportunità, capito?

P.M.:Non
lo capisco..No, no, ci può specificare…

R:Sotto
il profilo politico dottore, scusi… cioè noi ragioniamo,
diciamo io ragiono da un punto di vista professionale in termini
politici in maniera particolare, cioè un determinato atto
sotto il profilo politico è consigliabile farlo o non farlo? È
quello che ci distingue dalla squadra mobile, no?

P.M.:
Certamente sono analisi di costi e di benefici

R:
Ecco, questo è il discorso. Sì ho capito, ma il
discorso è questo, allora, andare a fare una perquisizione
dove c’è il Genoa Social Forum, dove c’è una
presenza quindi di parlamentari di Rifondazione Comunista che possono
essere anche stati inquinati dalla presenza di violenti, lo giudicavo
comunque inopportuno sotto il profilo politico, questo è il
discorso. Che potevano essere, quindi, più gli svantaggi che i
vantaggi; ci fosse stato dentro anche un arsenale, voglio dire,
capito? Ce lo andavamo a prendere magari il giorno dopo. E come sotto
il profilo politico opportuno fare la perquisizione al Carlini con
diecimila tute bianche, anche se ci sono dentro i Kalashnicov e i
mortai? Quando sappiamo che andiamo lì e ci massacrano? O che
è impossibile praticamente poi eseguire la perquisizione?
Allora non la vai a fare, ci vai magari a farla il giorno dopo, come
in effetti al Carlini, abbiamo fatto il 23 abbiamo trovato delle
altre bottiglie molotov…

P.M.:
È anche un profilo di valutazione..Non è un profilo
politico!

DIFENSORE:
Politico, nell’ambito anche dell’amministrazione

R:
Sì, io lo chiamo politico, diciamo, sotto quel profilo
ecco. Ha capito cosa voglio dire?

P.M.:È
una valutazione che risponde anche al vostro ambito di
discrezionalità, cioè non è che..

R:Risponde
al buon senso diciamo

DIFENSORE:
M’ha tolto la parola di bocca

R:Al
buon senso risponde

P.M.:
e invece il Questore ha allargato le braccia dicendo che hanno
deciso così.

R:Che
ormai era stata presa quella decisione e che quindi non…

P.M.:
Quindi vuol dire

R:
Cioè non m’ha detto, devo dire la verità, non
m’ha detto nessuna parola, m’ha aperto le braccia come per dire
ormai s’è deciso così… non ha detto nessuna parola,
così e andata.

P.M.:
Lei ha avuto l’impressione comunque che ci fosse una
determinazione

R:
E bè, chiaro cioè, voglio dire, è chiaro

P.M.:
Non è chiaro niente

R:
No, voglio dire, un atteggiamento così, posso

P.M.:
Non è chiaro niente

R:
… posso desumere che ci fosse stata, è un atto remissivo
comunque, quindi di

P.M.:
non è chiaro niente; nei confronti di chi un atto
remissivo? non è chiaro niente

P.M.:
di chi?

R:
q
uesto non lo so

P.M.:
Non è chiaro niente; è un atto remissivo nei
confronti di chi?

P.M.:
Dottor Mortola, se non lo sa…

DIFENSORE:
Una atto remissivo fatto dal capo di una Questura non può
essere nei confronti del piantone della Questura

P.M.:
E allora nei confronti di chi? Lei ha inteso fosse un atto
remissivo

R:
Ma no, è che ormai fosse stata presa questa decisione
praticamente collegiale a livello anche di suoi pari grado o di
persone di rango più elevato, e che quindi non

P.M.:
L’atto remissivo! É uno nel senso che deve in qualche
modo obbedire

R:
Sì, ma io l’ho inteso così, cioè uno che
mi allarga le braccia e che mi dice così come lo devo
intendere?

P.M.:
allora, l’atto remissivo può essere, cioè dal
Presidente della Repubblica non so fino a… mi dica le persone a cui
era in qualche modo se non sottomesso ma la cui valutazione era
condizionato il Questore

R:
bè, in quel momento, vabè c’era, vabè
c’era il dott. Gratteri, c’era il Prefetto La Barbera e c’era
il Prefetto Andreassi che però il Prefetto Andreassi per la
verità su questa decisione qui, se n’è stato
abbastanza molto in disparte, non… anzi, devo dire che a un certo
punto è uscito dalla stanza anzi.

Posted in Pizi Wenxue.


One Response

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  1. ajorn says

    forse e’ meglio se riprendi a scrivere di calcio :PPPPPPPPP
    va beh non ce l’ho fatta a leggere il duetto…dopo i primi scambi di battute il mio dito ha iniziato a far girare la rotellina del mouse scollando(mi) via tutta sta merda…tutto qua. come commento c’e’ poco di costruttivo lo so
    ciao 🙂