Da
poco più di una settimana a Pechino, mi pare di esserci da un
mese tante le cose fatte, da fare, interviste (anche con una super top model cinese, di cui racconterò…), cose, eccetera, ma
l’ultimo week end ha riservato le sorprese più grandi.
Giornate infinite e sorprendenti con problemi da jet lag aumentati dal fatto che il Genoa gioca sempre in notturna, quando qui sono circa le 4 di notte.
Anyway: venerdì sera alcuni
lavoratori cinesi hanno fatto una cosa mai vista ad oggi a Pechino:
striscione in inglese e cinese e protesta nella zona della movida
pechinese, contro il proprio boss che non gli pagava lo stipendio.
Incredibile, ho anche foto e altre info, a breve…:-)
Sabato
invece ho partecipato al mio primo corteo in Cina: in tre anni niente
male come media. Merito del Beijing F.C. campione di Cina per la
prima volta. All’uscito dello stadio, corteo spontaneo. Strano,
trovarsi in bicicletta a marciare coi cinesi circondati da polizia,
esercito, corpi speciali. Obiettivo Tian’anmen. Vado da un poliziotto
e gli dico: andiamo in Tian’anmen? Quello mi guarda, con un sorriso
strano. No, è la risposta. A breve: video!
Infine
stamattina: nevica (nella foto: cosa vedo da casa mia).
Ma
la specialità del week end è stato il mio esordio in un
torneo di calcio coi pischelli che alleno. Età 6-7 anni, tutti
asiatici ma nessuno con famiglie composte da genitori della stessa
nazionalità. Così mi ritrovo a parlare ad alcuni in
italiano, ad altri in inglese, ad altri in cinese, ad altri nella
lingua incomprensibile degli urli e dei gesti. Parlare è una
parola grossa, diciamo verbi e frasi monche da campo di calcio.
Peraltro inascoltate. Sono incontenibili sti bambini anche perché
chiunque si ritrovi nel sistema educativo cinese finisce per fare
vita da cyborg. E così un paio d’ore di libertà su un
campo di calcio trasformano tutti i cyborg in teppisti paura.
Comunque.
Esordio contro una squadra di cinesi con un mister tutto urlante e
scracchiante e – complice l’assenza di 3 bambini dispersi nei meandri
del traffico pechinese – è arrivata sonora la sconfitta, con
una squadra in cui giocava un ragazzino preso tra il pubblico. 4-0 e
morale a terra.
Nella
seconda partita però, i ragazzi hanno tirato fuori gli
artigli, complice l’arrivo dei tre ed esilaranti scene di vestizione
a bordo campo (ormai faccio i lacci alle scarpe alla velocità
della luce). Un 1-1 di grande intensità, dovuta ad un inizio
in salita, perché i tre ritardatari si sono seduti a bordo
campo e sono entrati solo dopo: prima gioca chi arriva puntuale, mi
pare giusto! Poi il meritato pareggio.
Spettacolo
a fine partita: il bambino autore del gol, viene da me e mi urla
tutto allegro: ho segnato!
Intenso
il clima all’Olè, scuola calcio messa in piedi da italiani
appassionati, di cui ho già scritto, con mille bambini e
genitori. A parte qualche straniero, abbastanza passabile
l’atteggiamento degli adulti. Un cinese, padre di un bambino che
alleno, invece, è una sussa piuttosto accesa. Durante la
partita chiama in continuazione il figlio, il quale, anziché
guardare il pallone, guarda il padre a bordo campo. Dovrò
battezzarlo il tio, in fretta.
Nella
prossima puntata: allenamenti!
noi vorremmo che qui possano vivere???
dai cazzo però cambiati la felpa 🙂 oh! pure io mi affeziono ai vestiti sgualciti che stanno comodi che è una bellezza però dai………. :))
il migliore cmq è il bambino che gioca coi sassolini o con il bianco della linea laterale non son riuscito a capirlo è a metà video tipo 0:51
ciao 🙂
ahahah si e si!!
:-**
b.
wow,
hai di nuovo la luce?
vengo ad organizzare il tifo delle sorelline dei pischelli?
:**
oi,
io sono su gmale.
cmq anche per me giorni tremendi mille cose da fare…
VIDEO: http://www.vimeo.com/7391327
:-)))
in più ho dimenticato di pagare elettricità e tra poco si spegnerà luce e tutto. domani pago e ritorno…
bella
s
fichissimo, socio
non riesco mai a beccarti in altri canali più rapidi di comunicazione…
cmq è tutto molto interessante
io qua in italia ho a malapena il tempo di scrivere le mie raffazzonate cronache “in wonderland”, ma per il resto manco riesco a respirare.
ovviamente dopo essere stato senza uno stipendio per 3 mesi, ora non ho tempo manco di prendere un tè.
infatti uno dei lavori sto pensando di mollarlo, complice anche il fatto che l’ho preso veramente ob torto collo.
ti farò sapere.
tienimi il posto da allenatore in seconda, mi raccomando! 🙂