Skip to content


[Genova] DeriveApprodiPaludi

Guarda
la punta delle mie scarpe
quello che faccio non è la spia

né informatore né polizia
che il mio mestiere
non è
di sicuro non è.

Argh.
Che palle, che uno vorrebbe anche andare avanti, mica vivere
perennemente con uno specchietto retrovisore incosciente a segnalare
ombre e di nuovo ombre. Invece. Di nuovo Genova e del resto lo
sapevamo. I processi, ma prima di tutto quanto quelle giornate
hanno significato per molt* di noi, fanno si che l’argomento venga
spesso fuori in dibattiti più o meno pubblici, in ricordi, in
notti di birra, incubi e sogni. Ora questa è la premessa:
la casa editrice DeriveApprodi ha pubblicato un libro, Bolzaneto la mattanza
della democrazia
, scritto da Calandri di Repubblica, con tanto di
prefazione di D’Avanzo. Calandri è un bravo cristo e credo
anche un bravo giornalista, ma purtroppo è caduto in una
pozzanghera bella putrida, in una latrina che hai voglia la quarta rivoluzione dei cessi a Pechino. E’ cascato, ma forse non solo per responsabilità
sua.

Insomma nel libro, che prende atti pubblici e come tali
già ampiamente conosciuti, ma ottimi nella loro funzione di
comunicare a un pubblico vasto le infamie compiute in quei giorni, la
parte clou non è un testo, una riflessione, una novità
bensì le pagine in cui sono pubblicate le foto segnaletiche
delle vittime di Bolzaneto
. (riprese, of course, pure da Alias, senza chiedere una fava a nessuno sulla necessità o meno di ripubblicarle…)

Male
per la privacy (seppure gli atti siano pubblici ormai), ma male anche
per il poco, pochissimo, anzi nullo, coraggio dimostrato da
una casa editrice che proprio neutrale non è, o non dovrebbe
essere. Ad esempio (posto che sarei contrario ad entrambe le scelte,
perché c’è già abbastanza merda nel solo
ricordare come andarono i fatti): perché le foto delle vittime
e non quelle dei poliziotti condannati? Perché non provare a
usare un libro per, semplicemente, ricapitolare quanto successo? Non
è abbastanza grave? Serviva anche del sangue da appiccicare
alle pagine per essere più pulp? Senza starla a menare con
l’utilità che può avere pubblicare delle foto
segnaletiche sotto il profilo dell’informazione. Ovvero, nessuna. Infine mi chiedo: cosa avrebbe detto, pensato o fatto un autonomo vent’anni fa se un "compagno" con una casa editrice "compagna" avesse pubblicato le foto segnaletiche di altri compagni?

Di
seguito il comunicato di Supporto Legale.

*questo
libro non s’aveva da fare*

E’
stato pubblicato da Derive Approdi "Bolzaneto, la mattanza della democrazia"
a cura di Massimo Calandri. Ovviamente a nostro avviso è un
bene che si parli di Bolzaneto e di coloro che vi sono stati
torturati dopo essere stati arrestati (tra questi anche i 93
provenienti dalla mattanza della scuola Diaz). E’
invece un male
che in questo libro si violi totalmente la privacy
di queste
persone pubblicando le loro foto segnaletiche e tutti i loro
dati personali.
Sorprende e ferisce che a farlo, con la stessa leggerezza con cui
lo farebbe Il Resto del Carlino, sia proprio una casa editrice "di parte"
come DeriveApprodi. E ci stupiscono le risposte superficiali che ci hanno
dato le persone coinvolte. La privacy delle persone non è
argomento da affrontare con leggerezza. Da
parte nostra c’è la richiesta di non dare spazio con
presentazioni o altro a questo libro a meno che non ne esca una
versione priva delle foto e dei dati personali delle parti lese
. Al
limite potremmo approvare la pubblicazione
delle schede degli agenti colpevoli delle torture così se uno
se li ritrova davanti quando va a rifare il passaporto, sa con chi ha
a che
fare. Ma dubitiamo che DeriveApprodi trovi ora il coraggio che non ha
avuto ieri con la prima edizione. L’invito invece che
vogliamo fare a tutti è quello di cominciare seriamente a
ragionare insieme sui meccanismi di tutela delle persone coinvolte,
in questi ed altri processi, e sulla pluricitata privacy. L’augurio è
che DeriveApprodi voglia togliere nella prossima edizione tutti i
riferimenti personali che non sono solo invadenti, ma soprattutto
inutili.

I
processi a Genova non sono finiti. Se
nemmeno le persone "vicine" hanno la dovuta e scontata
minima sensibilità
la nostra preoccupazione non può che essere ai massimi
livelli.

Posted in Pizi Wenxue.


2 Responses

Stay in touch with the conversation, subscribe to the RSS feed for comments on this post.

  1. b. says

    uhahahaha audax le tue citazioni sono decisamente per adepti…:-D

    b.

  2. audax says

    Sono d’accordo, solo non capisco perchè abbiano dato al libro un titolo così: “Derive e approdi”