Ne "I cento passi" uno scagnozzo di Badalamenti dice a un altro al telefono che un altro sembra essere pronto per andare a Sanremo, a cantare, intendendo con questo di essere sotto il tiro di una possibile forma di pentitismo. Tutto questo per giustificare il titolo…naturalmente. Ve lo vedete Cappello che chiama Truglio, che mette in viva voce per Leso (mettete i nomi su google, fate qualcosa anche voi!) e gli dice "Calabria vuole andare a Sanremo", "Ah si", "Dice che 5 anni dopo gli è venuta una bella voce", "Minchia! Un usignolo proprio", "Che dici gli compriamo tutti i dischi?", "Massì, cosa vuoi che costino…".
Mario Placanica cinque anni dopo ritrova la voce e dopo la prima, pubblicizzata, controversa intervista ha continuato a cercare microfoni e giornalisti per rilasciare nuove dichiarazioni (poco riprese dai media).
Ecco quelle di oggi:
«Ho visto dal filmato che il bidone era stato posizionato prima che arrivassimo, come l'ambulanza di cui parla Giuliani, senza alcun ferito da caricare. Quindi è vera la tesi che ci doveva scappare il morto?».
A porsi l'interrogativo è Mario Placanica, l'ex carabiniere accusato e poi prosciolto per la morte di Carlo Giuliani in occasione del G8 di Genova. Placanica torna a rivivere quei momenti e pone altre domande. «Nell'istante in cui Carlo cade – dice – un uomo con la maglietta rossa si piega immediatamente a raccogliere qualcosa. L'ho visto dalle immagini. Forse era il mio colpo? E chi era? Un infiltrato? Non aveva passamontagna nè maschera, non sarebbe stato difficile identificarlo. Ricordo benissimo quando la camionetta si blocca davanti al cassonetto. Un militare nascosto (chi era forse il maresciallo Amatori?) che poi entra, non so il momento preciso. Mi sono fatto due ipotesi e penso possano aprire un grosso dubbio. A chi dà Cavataio la mia pistola? Perchè poi si contraddice nell'interrogatorio dicendo di non aver sentito gli spari? Poi, se la camionetta la sposta Cavataio perchè entra quel maresciallo? Cosa doveva fare? Molti filmati non sono integrali, ne ho la certezza. Una prova sta nel fatto che in nessun filmato si vede che dopo gli spari si apre il portellone posteriore per far salire Rando, il carabiniere con lo scudo per ripararci. M. (niente nomi notadelblogger…:-) nelle sue dichiarazioni vede Rando dietro. È davanti che deve ricordare, se ha visto qualche anomalia. Voglio la verità quanto la vuole lui. Io ero sdraiato, non ho potuto vedere cosa accadeva davanti»
Ancora:
«E poi -aggiunge- continuo nuovamente a fare l' appello a quella signora che quel giorno era affacciata ad un balcone a piazza Alimonda, con l'esattezza al terzo piano, mi riferisco alla telefonata fatta con l'ufficiale che salì dalla signora e che poi mi raccontò delle cose non vere ? come che aveva saputo della morte di Carlo da Mentana alle 20, quando invece si vede vicino al corpo di Carlo insieme ad un altro carabiniere, che faceva qualcosa sul corpo di Carlo. Cosa?? quella pietra la spaccatura sulla fronte, perchè? Sono pronto in qualsiasi momento se i signori Giuliani lo volessero ad incontrarli anche in forma privata»