Con
le tue finestre aperte sulla strada
e
gli occhi chiusi sulla gente
con la tua tranquillità,
lucidità,
la tua coda di ricambio
le tue nuvole in affitto
le tue rondini di guardia sopra il tetto.
Ci siamo
ridestati: nuovo racconto e nuova newsletter – rigorosamente aperiodica – di Blackswift, nome con il quale io e il mio socio ci dilettiamo in attività pseudo, cripto, quasi – letterarie, con impegno (a volte), devozione (a volte) e deliri tutti nostri tra serietà e belinate (spesso). Sforniamo racconti e pure romanzi (uno pubblicato un anno fa da Colorado Noir, Monocromatica, che trovate pure sul sito).
Bene: una
canzone per l’estate (quella sopra…) per un mostro di primavera.
Nell’attesa di ricevere qualche segnale positivo per dare sfogo a due
progetti che abbiamo appena terminato, la combriccola Blackswift
è lieta di annunciare la conclusione della saga dei mostri,
iniziata la scorsa estate. Era solo un anno fa, poi la
realtà è passata come un trattore rilasciante cemento
armato persino sui più lugubri e apocalittici sforzi di
ridurla a fiction…ed eccoci qua. Il
mostro della primavera è atipico.
Come a dire: se siete quelli che stanno comodi in poltrona, che
quando stanno bene loro gli altri si fottano, questo mostro è
tutto per voi. Con i migliori auguri che si avveri, tra
l’altro.
Bando
alla ciance, grazie al solito a Carl0s (:-*) e buona lettura: trovate tutto (altri racconti, romanzi,
cazzabubbole…) su noswift o black-swift (addirittura..)
Se
siete pigri: Campagna (mostro della primavera) in pdf, rtf,
txt.
ciao cla…grazie…:-*
bravo ajorn, tu brassens io le luci della centrale elettrica…almeno tu ogni tanto puoi ridere…;-)
un abbraccio
b
tanti, troppi mostri.
complimenti, bello davvero.
oh! sto ascoltando brassens l’unica che mi piace per ora e’ la mauvaise réputation