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[Pechino] Babau cinesi

Ci
sono dei fenomeni sociali, delle paure, che vengono create ad arte,
in ogni società informazionale. Come fossero uno stadio di
quel genere di società basata sul controllo e la pratica della
Comunicazione (molto più complessa di quanto solitamente si
ritiene con quel termine, specie oggi). Così, se da noi si
parla di bullismo, unendo internet, problematiche sociali, in un
calderone che abitua a non distinguere, a non considerare
il tutto come qualcosa che sia più della somma delle parti
(mi è uscita così, senza manco accorgermene: la
Gestalt), pure in Cina la convergenza culturale, crea
meccanismi di indagine sociale, molto simile a quelle che da anni
vediamo e leggiamo dalle nostre parti.

Il
divario sociale e le differenze create dalla ricchezza e dallo
sviluppo, creano nuove forme di controllo sociale, sempre più
sofisticate. Creano miti, anche, come risultato di una voluta
confusione tra residuo sociale e novità culturale. La paura è
una di queste e non sembra fare una eccezione lo strambo meccanismo
di potere cinese. Si è parlato della generazione dei nati
negli anni 80: non si è ancora capito da quale retroterra
culturale possono attingere i giovani cinesi, che già si
abbassa l’età media protagonista della ricerca sociale, da un
lato, e il suo protagonismo dall’altro.

Ed
ecco le Gang di Pechino, dei giovani degli anni 90:

most
of them were underachieving, marginalized students ignored by their
parents, dismissed by their teachers, and looked down on by their
classmates.
 

Li
Tao è un bulletto nato nel 1989, ma secondo un tribunale cinese è a capo
di una gang che piano piano si è ingrossata, fino a scontrarsi con la giustizia cinese. La
Gang dei Black Clothes
(all’interno della quale io e il mio
socio non sfigureremmo certo, benché un po’ appassiti da un
punto di vista dell’età…). All’inizio i giovani avevano
creato la gang per difendersi, poi sono passati alla fase successiva:
offendere.

Per
due anni hanno fatto il cazzo che hanno voluto, fino a quando, nel
maggio di quest’anno hanno attirato l’attenzione della polizia
chinaa.

In
un articolo è raccontato il fatto: That afternoon at around
one o’clock, gang member Sun Qiang went out to eat lunch. In a garden
next to a high school in Haidian’s Dinghui Xili neighborhood, he got
into an altercation merely because the victim, Zhu Hong, had looked
at him wrong. Venting his anger, Sun told Jia Bin to notify Li Tao to
bring people over to take revenge.

Li
Tao quickly gathered together the nine suspects, including Wu Da and
Jian Guo, who were attending class at the time. They went over in two
taxis. They carried clubs and bricks; someone had bought a machete
from a shop, and they had a black replica gun trained at the victim’s
head. Then the Black Clothes Gang rushed forward and it turned into a
melee. Ultimately, Zhu Hong received eight knife wounds, and a tendon
in his thumb was completely severed. These were light injuries,
according to the legal determination. After the incident, the police
recovered the knife used by the Black Clothes Gang: a machete 50-cm
long and 4cm wide.

E
non che questi non siano organizzati: hanno una gerarchia, delle
regole e ognuno paga una retta per finanziare le proprie attività.
Qui trovate la storia.

Quello
che mi pare interessante, è il fatto che ultimamente anche in
Cina si stia sottolineando l’esistenza di una voglia di outsiderismo incomprensibile, per i cinesi, tra i giovani. Soprattutto attraverso le maglie di Internet. Deviazioni che ovviamente non piacciono al potere, quando non possono essere veicolati da trame commerciali. Ovvero non piacciono quando prendono sentieri che paiono andare in culo alle esigenze del capitale. Mi ricordano i
primi passi della creazione della paura. Il babau avanza anche in
Cina
, e non è un segnale positivo.

il
babau è un mostro bianco per chi di vivere ormai è
stanco
il babau è un mostro nero, finisci dritto al
cimitero
il babau è tutto rosso, corri corri a piu’ non
posso
il babau è tutto giallo, tocca pure al
maresciallo
il babau è anche blu, occhio il prossimo sei
tu
il babau è di tutti i colori, se lo incontri sicuro
muori

Posted in Pizi Wenxue.