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Roma e Magoni

Ci
sono topi tutti in giro, topi tutti intorno,
topi mattina e sera,
topi mattina e giorno.
Sudici topi lucidi, giocano a
nascondino,
fanno tana nel tronco degli alberi,
dentro al
nostro giardino.
Ed io ti ho veduto salire sopra un
altare
e dire una messa da topi e per i topi pregare,
e cucire
ho veduto vestiti da sposa, per nozze di piombo,
e topi gridare e
ballare sulla cima del mondo.

Come
si a fa a spiegare che cos’è un magone. E’ una
sensazione…non brutta, un po’ strana, che in genere va da qui a
qui: più giù è colite, quindi più su è
magone. Non è brutta, però, magari può essere
una specie di struggimento, di senso di…No languore, no. Languore
meglio di no, c’è sempre in agguato Ambrogio col beauty case
pieno di cioccolatini. Non non di languore, di magone. C’è la
parola giusta, usiamola, chiamiamolo magone. Il magone è
quella cosa lì, che ti prende e non riesci a definire;
qualcuno ha inventato questa parola ed è affascinante pensare
a quando nascono le parole. Deve essere un momento straordinario, ci
deve essere un percorso di altre parole che per assonanza o per
significati simili arrivano poi a partorirne delle altre”.

Per
nessun altro, amore avrei spezzato questo beato sogno. Buon tema alla
ragione, troppo forte per la fantasia. Fosti saggia a svegliarmi, e
tuttavia tu non spezzi il mio sogno, lo prolunghi. Tu così
vera che pensarti basta per fare veri i sogni e le favole la storia.
Entra tra queste braccia: e se ti parve giusto per noi non sognare
tutto il sogno, ora viviamo il resto. (J. D.)

Posted in Pizi Wenxue.