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[Parentesi cinematografica] Closer, Control e Isolation

Non
lo sapevo: l’album dei Joy Division, Closer, pubblicato dopo
la morte di Ian Curtis (suicidatosi a 23 anni, nel maggio 1980)
raffigura una statua del cimitero genovese di Staglieno. Secondo i componenti dei Joy Division, che da lì in avanti si chiameranno New Order, fu Ian in persona a scegliere la copertina.

L’ho
scoperto perché il film Control, una biografia di Ian
Curtis mi è piaciuto parecchio, per le vicende raccontate in modo pesante e soave allo stesso tempo, per
l’ottima musica, oltre ai Joy Division, David Bowie, Sex Pistols,
Clash, insomma il the best di quegli anni inglesi tremendamente
forieri di musica tosta e vite dannate.

Il
film racconta una parte più intima della vita di Ian Curtis,
ma la straordinaria somiglianza dell’attore, la tragica forza della
sue canzoni, anche all’interno di un film, il dramma incombente fin
dalla prima inquadratura in cui si vede la faccia di Ian, fanno del
film una piccola gemma di autoillusione, sempre accompagnata alla
sensazione di tragedia, nel senso più classico del termine.

Qualcosa
che prima o poi ognuno di noi può provare. O hai già
provato.

But
if you could just see the beauty
These things I could never
describe
These pleasures a wayward distraction
This is my one
broken prize

Isolation, Isolation, Isolation

Posted in Pizi Wenxue.