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[Cronache di un allenatore di calcio a Pechino] Presente, passato, futuro.

Pensavo
a quanto sto bene. Ho pensato a quanto sono stato bene. Pensa, ho avuto una voglia incredibile di dirtelo.
Perché
le cose non vanno mai come vuoi tu
, anzi
è più facile cambino ancora di più.

Allenatore
side: 2 partite, 4 punti, domani terzo turno. Ho un fenomeno in
squadra.

Poi.
Ho visto un film tratto da un racconto di Auster. C’erano delle
storie, sotto forma di donne, diverse, morbide, strazianti e
impercettibili. Mi sono ritrovato a pensare al futuro, finendo per
appoggiarmi alla sensazione di dovere ancora cominciare tutto, con la
consueta nostalgia e la fretta di non avere abbastanza tempo.

Ho
trovato in un buco profondo un’istanza di luce e ne sono rimasto
affascinato, come davanti alla vetrine di una pasticceria. Stamattina
del resto, il sole mi ha sorpreso. E’ la prima volta da mesi che mi
sento caldo.

Ho
pensato normale, finendo per trovare sensazioni normali.

 

Così
io ti prendo per mano e ti porto con me.

Poi
ho buttato tutto via, sognando una strada di Francia. O una spiaggia
alla Barceloneta e semplicemente ho pensato a quello che ho perso nel
frattempo. E’ una battaglia con sconfitta, perdite, rammarico. Mi è
venuta voglia di guardare delle foto. Nel momento in cui ho provato
felicità, ho pianto pensando a tutto quello che non ho potuto
tenere con me. Mio malgrado. Ti ricordi quei giorni? Gli amici
bevevano vino, qualcuno parlava e rideva, noi quasi lontano, vicino a
te, vicino a me.

Poi
hai vomitato…:-)

Che
cosa dici ora quando qualcuno ti abbraccia?

Ne
è valsa la pena, anche di cullare un ricordo, sentendolo così
vivo. Strano, pensarci ora.

Perché
a darsi un appuntamento che speranza c’è.

Mi
manca l’Europa, se significa non tornare più.

Posted in Pizi Wenxue.