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Gratta gratta, Gratteri!

 

Gratteri al Dac?

De Gennaro, nominato capo della Polizia dal governo di centro sinistra il 26 maggio 2000, ha appena ricevuto, come abbiamo già detto, la Medal of Meritorious Achievement dell'Fbi (Federal Bureau of Investigation), un riconoscimento straordinario attribuito per la prima volta a un rappresentante di polizia fuori dagli Stati Uniti, come scrivono sul sito della polizia di stato, alla voce, “Il Capo”.

Non si può dire che De Gennaro il capo non lo abbia fatto per bene, dando vita ad una colonizzazione senza sosta dei ruoli chiave della pubblica sicurezza, con centinaia di nomine volute fortissimamente dal capo stesso.

Probabilmente in attesa di comandare il SuperCesis che parte della maggioranza vorrebbe creare per dare soddisfazione all'uomo, – NewItalianNegroponte, oh yes – che forse ha archiviato più notizie di chiunque altro poliziotto, su ogni tipo di personalità pubblica e non, o almeno si vocifera, e dopo le nomine dei servizi, il Capo ha battuto un colpo mica da ridere: l'onorificenza americana lascia intendere come gli Usa stiano dicendo al governo italiano, "il nostro uomo è lui, egli, esso, De Gennaro, the Great".

Altre nomine sono in arrivo, ché la sua attività è incessante, quanto la sua ambizione (e del resto in polizia più che la carriera non puoi fare). Ne citiamo una sola – per ora – che merita di essere analizzata con attenzione, o quanto meno, prima della sua ufficialità, seguita in modo preciso: si libera il Dac (creata nel 2005 la direzione centrale anticrimine permette di gestire lo Sco (servizio centrale operativo), ovvero le squadre mobili dell'anticrimine, la scientifica e i reparti di controllo del territorio, insomma, robba buona; il capo del Dac, Cavaliere, diventa vice capo della polizia, con licenza alla criminalpol) e chi è il nome più accreditato?

Francesco Gratteri, questore di Bari – dove ha vissuto senza alcun problema la presenza di Niki Vendola – ex capo dello Sco (guidato oggi dal suo vice di allora, Calderozzi, cui è accomunato da qualcosa di cui stiamo per dire) e soprattutto dirigente di livello apicale, come piace dire ai giudici, durante l'irruzione della Diaz nel luglio 2001 e rinviato a giudizio (con Calderozzi e altri 26) per lesioni, percosse, falso, calunnia, abuso d'ufficio, per le famose bottiglie molotov inventate per l'occasione. Dal casino combinato al g8 Gratteri è diventato famoso: da tempo si sa, o almeno si dice, sia il pupillo di De Gennaro e quindi sua diretta emanazione quella notte, ma non era l'unico, del Capo assetato di arresti e black bloc, dopo che i grandi protagonisti delle giornate erano stati per lo più i Carabinieri (con un omicidio da festeggiare, come rivela, ma si sapeva già, in questi giorni Placanica) amicici di Fini (mentre De Gennaro, nominato dal centro sx era smanioso di fare bella figura con i nuovi padroni e accontentarli: "volete più arresti? No problem, ne leghiamo e meniamo un centinaio"): come altri sono stati fratelli nella lotta alla mafia, una guerra per molti di loro, e sono in grado di ricordarlo per tutta una vita, attraverso favori e coperture quando serve…avete presente gli ultimi tre amici famosi saliti alla ribalta…? Funziona così.

Gratteri è quello che in commissione parlamentare disse che "le perquisizione non si fanno con i guanti" e che negò sempre la propria presenza all'interno della scuola e più in generale rispetto a ruoli di comando in quella funesta serata. Invece i processi in corso hanno evidenziato come Gratteri, riconosciuto con certezza, abbia passeggiato tra i pestaggi all'interno della scuola Diaz, muovendosi da capo e non certo da comprimario. Prossima settimana l'ufficialità delle nomine, e ne vedremo delle belle…insomma, dipende (all'ufficialità seguiranno profili dei "nominati").

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