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[China] Shock made in China: il latte

Tre
bambini morti, 6.244 intossicati, 158 gravemente affetti da blocco
renale acuto, 1327 ricoverati in ospedale per complicazioni renali.
Giorno dopo giorno aumenta il bilancio delle vittime e si rivela
l’imponenza della nuova crisi alimentare cinese, scoppiata appena una
settimana fa con i primi casi di bambini avvelenati da latte in
polvere alla melamina, composto chimico usato per produrre plastica,
colla e fertilizzanti, che alcuni produttori caseari senza scrupoli
hanno aggiunto al latte per aumentarne il contenuto di proteine.

Era
logico che dopo le Olimpiadi l’attenzione sulle vicende cinese scemasse, ma lo scandalo
del latte
in Cina, sembra costituire un esempio dei tanti
shock dell’economia e della politica cinese, in grado di ridisegnare
equilibri e posizioni e chissà cos’altro. Come per il terremoto del Sichuan, le cui conseguenze nelle stanze del partito sono ancora imperscrutabili. Lo scandalo del latte è scoppiato e oltre alle ditte
che producono il latte infetto, ci sarebbero responsabilità
anche da parte dei dirigenti del partito
della provincia nella quale
il latte è prodotto (le autorità si sono già bevute i capi dell’azienda cinese (e neo zelandese) Sanlu e sembrano prossimi a blindarsi anche il sindaco della città in cui il tutto era prodotto.

Al
di là dello scandalo di cui si possono trovare informazioni in giro sui media mainstream, è
interessante il riverbero che esso ha sul web. I cinesi discutono e
costruiscono opinioni comuni, condivise, rielaborano le informazioni e usano i moderni strumenti di
comunicazione
come una sorta di piano ideale da contrapporre ai media ufficiali e al
governo (via cellulare e bbs si organizzano proteste, via blog si
discute e si mette anche alla gogna la produzione locale, senza
differenze rispetto a quando le critiche vengono rivolte
all’Occidente).

La
marca in cui è stato trovato il più alto contenuto di
melamina è la Sanlu, controllata al 43% dalla compagnia
neozelandese Fonterra. Il presidente di Sanlu è stato
arrestato dalla polizia per violazione della legge sulla sicurezza
alimentare. Sotto accusa è anche Ji Chutang, il sindaco di
Shijiazhuang, la città dove ha sede la Sanlu, nonché
numero due del partito della provincia. Sembra infatti che il governo
cittadino fosse stato informato dell’adulterazione (in corso da mesi)
già all’inizio di agosto ma non avesse agito né
avvertito Pechino per via delle Olimpiadi.

In
particolare, su alcuni forum è stato chiesto: accettate le
scuse della Sanlu?
Queste alcune risposte (Danwei le ha tradotte in
inglese):

sherron84:
I don’t know how much money the scapegoat took…
Wangming
Sanmao: This is a classic performance by government officials and
businessmen. The end result will be that the government pays money,
peasants go to jail, the companies resume their business, the people
who pay tax foot the bill, and children get to endure hardship.

beilangX:
Don’t fucking treat us as a silent majority!
First
chicken then egg: Boycott Chinese products!

Mingyue
Guangbai: How are we supposed to support Chinese products if they are
like this!
billow631:
Lock up Sanlu’s leaders. Don’t give them anything to eat except their
own milk powder.

Qualcuno
mette in evidenza che in questa Cina fantasmagorica, cominciano a
rimetterci spesso i bambini: con il terremoto in Sichuan e con questa
storia del latte in polvere. Qualche
link per capire meglio:

L’opinione
del Guardian

Commenti
da forum cinesi on line

Commenti
di un blog
 

I
testimonial famosi…

 

Posted in Pizi Wenxue.