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[Sarpi – Shanghai – Genoa] Un Pato Unico

Strisciati
rossoneri, rassegnatevi, di Pato c'è n'è uno solo:
Carlos El Pato Aguilera.

Nato a Montevideo il 21 settembre
1964. Giocatore del Penarol, fondata da
pinerolesi e nelle quali ha elargito calci al cuoio un certo Abbadie,
poi bandiera del Genoa.

Come El Pato, nella foto di miti, il primo
accosciato a sinistra. Questo qui ————————————————————————–>

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Nel
1989 a Genova arrivano Josè Perdomo (“il più grande
volante central del mondo”, disse il Professore) e Ruben Paz
(“il più grande fantasista del mondo”, disse il
Professore). Con loro, in regalo paghi due prendi tre, tanto siete
genovesi, arriva un barattolo, alto come una Coca Cola, ricciolini,
magrino, El Pato Aguilera (“chi cazzo è sto qua?”,
disse il Professore).

Aldo Spinelli, allora presidente del Genoa, noto per le sue braccine cortissime, nonché per la sua aria da galuscio sacramentu, gli disse "Belin Prof, non te la menare, stai zitto, che magari se si sono sbaglaiti, finisce che se ne accorgono. Magari è buono."

"Sicuro è gratis", dissero tutti.

Io Pato lo
vidi per la prima volta in campo nel derby del 30 agosto 89 contro i
sandoriani (era la Zanp di Vialli, Mancini, il suo amicone
Dossena…il simpaticissimo Vierchowod e noi avevamo Urban con il
numero 10). Perdemmo 1-0 (casualmente Vialli, di rigore) ma il Pato
diede letteralmente spettacolo.

E
così mentre José Batlle Perdomo Teixeira – Perdomo
Perdomo Perdomo al derby li devi ammazzar. E anche Luca Vialli non
deve più giocare, lo devi rovinare o no no no no
, era il
coro della Nord ad esaltare chiaramente una sola dote dell'uruguagio
– si perdeva tra gli insulti di Boskov e il suo perenne freno a mano
tirato in campo, se Ruben Paz (lalalala) faceva intravedere colpi da
genio, peccato avesse lasciato i polmoni in Uruguay, insieme ai suoi
vent'anni, Pato Aguilera regalava un'annata splendida e
beneaugurante.

L'anno
successivo con Bagnoli in panchina, Capitan Signorini, Un Grande, Tomas Skuhravy al fianco, Claudio
Ibrahim Vaz Leal Branco a sinistra, Marietto Bortolazzi volante
central e il grande Roby Marisa
Onorati a dare il bianco qua e là, il Pato travolse ogni
passione e si ritagliò uno spazio nel posto più bello
per ogni genoano, la Gradinata Nord.

L'anno
dopo due gol all'Anfield Road lo proiettarono nella leggenda
rossoblù. Poi andò al Torino, giusto in tempo per
perare i cugini al Delle Alpi.

Il
ricordo migliore di Pato è però quello del 29 aprile
1990, Genoa Ascoli 2-0 (Rotella (Rotellaaaaa) e Ruotolo (papapa)).

Nei giorni precedenti. El Pato se lo erano bevuto, per una vicenda di
coca e prostitute. Uno dei tanti gossip nel mondo calcistico, qui ne
trovate di fantastici
, da morire dal ridere e dai ricordi, compreso il mitico striscione nella Nord dopo il suo arresto: Doriane tranquille, Pato non parla. Sarà sessista, ma anche un pò bello dai.

In realtà poi fu condannato e
successivamente, quest'anno, indultato e per questo, domenica
prossima Genoa Livorno, Pato sarà nella Nord e io lo
incontrerò.

Quel
29 aprile il calcio affondò la razionalità, come al
solito. A fine partita gridavamo solo per lui. Aveva l'11. Di solito
giocava con il 9. Lui si avvicinò alla Nord e una mandria di
sbirri lo circondò. Ora io me lo ricordo Girardi, portiere del
Genoa quando lo arrestarono in campo, nel 1979 mi pare. Chiesi a mio
nonno “Perché lo portano via?” “Perché è
grammo (scarso, in genovese)”, mi disse.

Pato
invece riuscì comunque ad appendersi alla rete. Belin, ero lì
e gli urlavo Pato cazzo, Pato, lo scudettoooooo!

Poi
quasi ce la facevamo e ieri, Pato, me lo ha confermato: “
Quella
squadra poteva conquistare lo scudetto, ma qualcuno non ha voluto”.

Il
solito

fottuto

complotto.

Posted in Zú Qiú.


3 Responses

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  1. Rozzoblu says

    …sempre emozionante la narrativa rossoblu… Cmq Beirut non preoccuparti TU SCRIVI CHIARO è AJORN CHE NON CAPISCE UN CAZZO :)))))))))))

    Bacini
    Kb

  2. beirut says

    Pato domenica sarà davvero a Marassi (stadio, non carcere…)

    Arrivammo quarti, ma la stilettata di Pato era per Spinelli, l’ex presidente.

    Ho visto il post e finalmente mi sono ricordato di linkarlo sfrontatamente felici….:-)

    Ajorn! Antunello! Quando cazzo ti prendi la tua MaoBag? Vabbè oh scrivimi strunz!

    baci :-***
    b.

  3. ajorn says

    oh! e’ un racconto bellissimo! davvero! non c’ho capito un cazzo, del tipo il tuo reincontrare pato e’ reale o e’ un sogno, anche la storia dello scudetto, boh ma avete perso uno scudetto perche’ siete arrivati secondi??
    dai ma chissene il calcio non esiste 🙂 oh dai un’occhiata al blog di graziano che c’e’ un’iniziativa anticopyright che credo ti possa interessare :))
    ciaoooooooooooooo