Skip to content


[Shanghai +121] Swear

Pezzi
di strada, pezzi di bella città
Pezzi di marciapiedi,
pezzi di pubblicità
Pezzi di cuori, pezzi di fedi
Pezzi
di chilometri e pezzi di metri

Riprendo
la numerazione, in pieno delirio numerologico chinao.

Stamattina
sono entrato in un negozietto per comprarmi dei fazzoletti di carta.
A parte la figura di merda dovuta al fatto che mi sono fissato tre
minuti sullo scaffale degli assorbenti, perché mi sembravano
le tipiche confezioni cinesi dei fazzoletti di carta, con colori
fosforescenti, eccetera. La tipa allora mi guarda strano e io gli
faccio segno di soffiarmi con il naso, come per dire, “capito?”.
Lei fa Ohhhhh, e rapida mi volta le spalle.

Anche
io mi giro e nel movimento (marte in decima casa, terribile non solo
per questi effetti collaterali) faccio cadere più o meno
tutto. Mi scappa un tamade piuttosto sonoro. La tipa sbianca.
Tamade vuol dire più o meno de puta madre, oltre
a ricordarlo nel suono: ovviamente questo mi ha facilitato
l’immediato ricordo della parola. La tipa sconvolta tira fuori da
sotto il bancone i fazzoletti di carta, dentro una confezione con
Winnie The Pooh in copertina e me li passa, frettolosamente. Roba che
se fosse stata italiana si sarebbe fatta il segno della croce. Io
finisco di raccogliere noccioline, caramelle chewing gum e pago ed
esco, veloce.

A
Ly ho chiesto due cose, anzi tre: perché è così
difficile trovare fazzoletti di carta? Perché non ho mai visto
un cinese soffiarsi il naso? E infine: perché è
sbiancata quando ho detto la parolaccia?

Alle
prime due domande non ho ricevuto alcuna risposta che possa essere
spiegata a un umano. Il mio spirito di osservazione mi suggerisce
che, scracchiando in continuazione, i cinesi non abbiano bisogno di
soffiarsi il naso. I cinesi non lo ammetteranno mai, specie durante
questi tempi pre olimpici, così concentrati sulle buone
maniere. Sulla seconda invece mi ha detto che la parolaccia non è
per niente sdoganata in Cina: né in tv, né nei film, né
nella musica. Non si possono dire! Che du ball.

Anzi,
a quanto pare, ma lo leggerete su Corriere o Repubblica, una tizia
che ha sfanculato in tv il marito in un programma seriosissimo, è
stata addirittura protagonista di un libro di grande successo.

Poiché
prossima settimana sono invitato a cena dai suoi parenti, per la
Ennesima E Forse Finale – Nonché Risolutiva – Cena di Fine
delle Feste Per L’Anno Nuovo (che sembrano non finire mai in realtà:
ogni sera cene e botti a ripetizione: devono finire le scorte) mi ha
pregato di non farmi sfuggire nessuna parolaccia. Che già
hai la faccia da terrorista
. E’ bello avere amici cinesi.

Che
ridono quando ho lanciato la sfida di ping pong.

p.s.
10 euro sul Trap che in conferenza stampa come nuovo tecnico
dell’Irlanda si tazza una Guinness…:-) 

 

Posted in General.