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[Sarpi – Shanghai +23] Xīng Qí Tiān’s Soccer Addition

*** a figgi de bagasce, avansi de casin, se nun ve piaxe a mussa, se nun ve piaxe a mussa, a figgi de bagasce, avansi de casin, se nun ve piaxe a mussa, sussaevae stu belin! Auguri a Ivano…buon comple gē gē…:-) ***

 

Hey quindi?
Hey abbiamo vinto!

Uh, quanto?
3-2 ma negli ultimi dieci minuti ho sofferto come un cane…

Come mai?
Eh senti come si dice in chinese “ho bisogno di sali”, che ieri notte volevo andare in reception e chiedere i sali, che stavo soffrendo troppo…temevo un mancamento… Continued…

Posted in Zú Qiú.


[Sarpi – Shanghai +23] Champagne Molotov

Dopo aver passato la domenica a zonzo ed aver approfittato del fresco fornito a gratis dall'Expò sulla pubblica sicurezza, in corso nel palazzo a Shanghai che un tempo aveva sancito le felici (ma brevi) relazioni sovietico cinesi…(una miriade di stand con telecamere, scanner, videocitofoni, cassette di sicurezza e robe da fare impallidire Ris, Scientifica e pure gli agenti segreti che danno la caccia al divo Scolfield…), scopro con stupore "la" notizia [segnalatami via mail anche da cauz…]. Te pareva che qualche giorno prima di andare a Beijing, non dovesse scoppiare un qualche casino, tra l'altro proprio vicino al periodo caldo in cui nell'89 si consumò la tragedia di Tien An Men. Continued…

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[Sarpi – Shanghai +22] 上海 Filez

*** Per Juliano vp, bella zio :-)) ***

La security della via chic
Sono omini tutti impettiti e tronfi di potere da mentecatti. Sono sempre lì ad andare avanti e indietro nella via per cazziare gente a caso. Chi porta il cane, chi è in bicicletta. Si piazzano leggermente nascosti, non hanno un cazzo da fare tutto il giorno se non fumare, lumare le ragazze e disturbare a caso le persone. Quando poi le mollano, con la radiolina da aspirante chips, avvisano i colleghi in fondo alla via, perché anche l'altro collega possa passare due minuti di gloria. Insopportabili.

I vigili
In ogni anfratto sono lì nascosti dietro piloni a fermare macchine, moto, motorini. Come in Italia, dove ci sono loro ci sono gli ingorghi peggiori. Ieri ne ho visti due che la menavano a un tipo con un carretto, mentre due Suv merdosi si inchiappettavano nel traffico. Ma ai ricchi nessuno dice niente. O al massimo ci si fa dare una stecca e si cancella tutto. Quando il traffico provano a dirigerlo, non ci si muove. Inutili.

Continued…

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[Sarpi – Shanghai +21] Hypno Lǎo Shī

***Al mio socio, sperando di continuare a barattare la luna col temporale e il temporale con un tempo ancor meno normale…e il tempo stesso con una spada che ci accompagni fuori dei confini di quello che è reale ***

Welcome nuovo noblog. Mortacci :-))

Non importa se il gatto è bianco o nero, ciò che conta è che acchiappi i topi. Lo ha detto Deng Xiaoping, colui che ha aperto la Cina al mercato, consentendo al paese asiatico di entrare a fare parte del Wto. Deng Xiaoping, il Piccolo Uomo, che dopo aver sofferto ed essere stato rieducato, ha saputo arrivare al potere, relegare Mao a un'effige sugli accendini o i portacenere, e decidere – all'età di 85 anni – l'intervento dei carri armati contro gli studenti in piazza Tien An Men a Beijing. Si è tanto discusso di come una protesta contro un uomo considerato riformista abbia o meno confermato le doti di leadership di Deng e dei suoi scagnozzi. Basti sapere che quei ragazzi in piazza cantavano l'Internazionale. Deng è un idolo incontrastato in China, venerato e adorato. Ma non solo in China, si può dire sia l'uomo cinese preferito dagli occidentali, che hanno finalmente potuto usare i bassi costi del lavoro in China, prima, salvo poi scoprire il mercato infinito del continente cinese, poi.

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[Sarpi – Shanghai +20] Xī man and China girl

*** Grazie a Michela, dalle pieghe delle vene, che mi ha regalato una mattina terribilmente emozionante. E sappiamo bene entrambi quanto i magoni siano impercettibili e incauti nel loro avanzare e ritirarsi. E sappiamo quanto tutto questo sia quello che vogliamo, alla fine. Tanti altari di sabbia in riva al mare. ***

Pressure, money, pressure, money, fuck, chi? Ti pare abbia la fronte troppo alta? Perché ridi quando mi guardo allo specchio? Ho comprato questa borsa solo per questo, per questo piccolo specchio. Ehy cameriera! Cazzo, che stupida. Vedi, quella non pensa, non sogna: ubbidisce. Work hard, work hard. Non sei abituato, si vede dalla tua faccia, dai tuoi occhi dritti che vagano, siete strani e stronzi talvolta. Oggi ti siamo antipatici, hey l'ho visto come hai guardato tutte le persone che ti hanno scontrato nella via. Hai parlato in italiano. Bad words. Occhi negli occhi. Italian gangsta against chinese gangsta. Abbiamo qualcosa in comune, dovresti esserne contento.

Io vorrei soltanto che i miei capelli diventassero brace in inverno, in cui il cuore di qualcuno possa bruciare. L'ho letto in un libro, di un occidentale, era una forma di poesia, credo giapponese. Maledetti giapponesi. Qui solo noi, la generazione X, li odia. I giovani non sanno, i vecchi. I vecchi hanno troppi pessimi ricordi per ricordarseli tutti. A uno a uno, a un certo punto uno deve scegliere. Preferisci ricordare quando i nippons hanno stuprato la tua bisnonna, le hanno tagliato le braccia e la gambe, senza poter distinguere una gamba dal sorgo rosso? O preferisci ricordare ogni giorno della tua vita passato a non dire mai, Perché? Hey, perché?

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[Sarpi – Shanghai +19] Scartato il gusto del ritrovamento

Stamattina mi ha preso un colpo: preparo un post sulla censura e la comunicazione in China, arrivo in ufficio e noblogs non si carica. Alle 4 di notte – da voi – un impavido "Ice" in chat mi ragguaglia: è giù, no problem, ma che cazzo ci fai alle 4 in chat? E, che cazzo ci fai tu, da me sono le 10 del mattino! Sognavo già noblogs bannato in China…invece le cavallette pare siano tutelate dai bannerini maostyle…

Ieri sera per fortuna si è alzato un vento della madonna (e non era un freno etico cattolico…). Perché a un certo punto, uscito dall'ufficio, mentre camminavo, ho sentito prima l'afa, poi l'inquinamento saltarmi addosso e non mollarmi. E' la prima volta nella mia vita che sento l'odore di benza, scarichi, calori maligni attanagliarmi. E pensavo agli articoli che avevo letto ieri su tutti i quotidiani cinesi in inglese, riguardo l'impegno piuttosto serio, stando alle agenzie governative, che la China sta profondendo in tema di lotta all'inquinamento. Oggi ad esempio ho scoperto che nel 2006 sarebbero più di tremila le aziende chiuse perché non rispettavano i canoni antipollution. Eccerto. Forse slownews avrebbe qualcosa da dire…lo dica!

E allora tornato in albergo ho cercato altre informazioni imbattendomi in ogni genere di notizia propagata dai media cinesi, compresa la foto del noodle più lungo del mondo… C'è un'enorme differenza, ho concluso, tra i media cinesi e i media italiani. Se chiedi a un qualunque cinese, “cosa ne pensi della vostra informazione?”, la risposta di solito è la seguente, Il Governo controlla tutto, tutta la nostra informazione è censurata, quello che passa spesso è falso. MA…lo sappiamo.

Immaginando la stessa domanda fatta a un italiano medio, la risposta sarebbe Ah da noi c'è la libertà di stampa, altro che!

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[Sarpi – Shanghai +18] Mastica e Sputa

*** Per Madame C., dalla lontana China, dove i nostri canti per Ello ancora non sono tuonati, in cui vige la dura legge di Imperatori uomini e dove ancora cerco il volto di Lei misterioso per soddisfare la Nostra Eterna e Segreta Promessa…;-)***

Visto che da voi è quasi ora di pranzo…Quando arriva il momento del cibo, sono quasi sempre di buon umore. In realtà i cinesi amano gozzovigliare a pranzo e tenersi leggeri a cena, mentre io – di solito – se posso salto il pranzo, per stroncarmi di sera.

Ormai mi sono abituato, e a mezzogiorno in ufficio comincio a ululare come un lupo famelico, anche perché i caffè mi spaccano lo stomaco che chiede cibo, cibo, cibo.

Ho già detto del lunch box, ma capita anche che si facciano due passi fuori, nonostante il caldo fastidiosissimo, e che si vada in qualche ristorante qui nei dintorni. Giusto cinque minuti a piedi che solitamente sono un po' pigri sti cinesi. All'inizio la menavo per andare un po' più distante, ma in questi giorni appena esco mi abbioccherei per terra. Di solito i miei amici privilegiano un ristorante al sesto piano di un immenso centro commerciale, specializzato in cucina di Singapore. Immenso, gigante, non ne vedi la fine che il Ju Bin (il mega ristorante cinese di Sarpi con doppia entrata, anche da via Bramante) gli fa una pippa.

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[Sarpi – Shanghai +17] GreyShanghai

Shanghai si risveglia dalle vacanze, mentre i quotidiani snocciolano numeri impressionanti sui turisti giunti in città per le festività. Il risveglio è acido, afoso e caldissimo. Per le strade ricominciano a esserci bicilette, motorini, auto, tante, bus. Ricomincia l'inquinamento selvaggio sia ambientale, si sente la puzza di benzina in quasi ogni angolo della città, sia acustico. Spariscono le bandiere appositamente piazzate per celebrare Mayday, specie dalle abitazioni evidentemente abitate solo da politici…:-)

Ogni motoretta, motorino, vespino, auto, autocarro gira col clacson premuto, per schivarsi l'uno con l'altro o, soprattutto, evitare quelli che loro considerano assai incauti, ovvero i pedoni,  che osano sfidare i motori e soprattutto la ferrea e terribile legge stabilita dagli assistenti del traffico. Questi ultimi sono omini disposti in quantità industriale nei pressi di ogni semaforo, dotati di fischietto a ultrasuoni in grado di sfondarti i timpani, e attentissimi a evitare che chiunque possa poggiare il piede sulla strada prima che non siano loro a dare il via. Io l'ho fatto e il tipo è partito dalla parte opposta della strada fischiando, gesticolando e facendomi una ramanzina in chinese alla quale ho risposto in pieno stile: si si si scusa scusa non lo farò mai più, viva la Repubblica Popolare. Sono pagati (pochissimo, un centinaio di euro al mese) e gestiti dal Governo, meglio non inimicarseli…

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[Sarpi – Shanghai +16] Sex and the Chinas

*** Ei Alessandro, "qwerty": una delle S mancanti, di cui parlavano…:-)***

Per farti capire, così magari mi capisci, una mamasan è come un calciatore: carriera breve, vita spesso tumultuosa, molto “bella vita”, ricca, molti soldi che deve investire oculatamente, perché puoi fare la mamasan per un tot di anni, ma poi quando diventi vecchia, devi smettere, anzi ti fanno smettere.

Ok, ma a quanti anni una diventa mamasan?

Ventisei, ventotto anni, massimo trenta, ei a trent'anni qui in China sei da buttare! Se non ti sposi cioè non ti vuole più nessuno, anche se non sei stata una mamasan…it's a shame!

E le mamasan si sposano?

Solo se cambiano città, chi è che vorrebbe sposarsi una ex mamasan? E' un sigillo, un timbro, hai presente? Sai che in China siamo fissati coi timbri…

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[Sarpi – Shanghai +15] E +2

Vabbè post di allegerimento, anche per recuperare il giorno…:-)

Insomma, oggi avevo fatto tutto esattamente come le altre volte: caffè nello stesso posto, giro uguale per il quartiere, con un'afa della madonna che sono arrivato a casa alle 18 che se non mi facevo una doccia sentivo che avrei sofferto. Non ho studiato una mazza di cinese, esattamente come le altre volte in cui giocava il Genoa.

Mi sono concesso una cena da Chen il Lordo perché ha gli spiedini di carne più buoni del mondo e il pollo speziato con le patate e i mega noodles. Te li portano poco dopo e li schiaffano sopra al piatto, al dente, madonna al dente. Il tutto con due birrozze, noi in un tavolo e nell'altro (in tutto sono 4) tre studenti giapponesi, due ragazzi e una ragazza. Ly ha inveito contro di loro per tutta la cena, confidandomi i suoi sordidi segreti e desideri sessuali per quanto riguarda le ragazze nipponiche. 

Gli ho insegnato a dire “merda” in italiano: si dice "Doria”, gli ho detto. Lo ripete spesso, dopo fuck e altre amenità.

Poi una passeggiata al parco: ho trovato molta gente che correva, noi camminavamo ascoltando musica dal suo ipod. Poi a un certo punto gli ho detto, Ei io vado che i ragazzi stanno per scendere in campo. Ok Ok a domani.

Continued…

Posted in Zú Qiú.